L'Eco della Periferia

Tra i 65.000 e i 100.000 anni fa, parte della specie homo sapiens iniziò un percorso migratorio che la portò a diffondersi e diversificarsi sull’intero pianeta fino all’epoca odierna. Molti studiosi addebitano questa spinta migratoria a una catastrofe vulcanica. Siamo dove siamo e quel che siamo per gli effetti congiunti di una catastrofe e di una migrazione. Anche in carcere si finisce in seguito a una catastrofe (esistenziale) che ci ha forzati a migrare in una “terra” che non è la nostra. Quando parliamo di migranti parliamo anche di noi.

a cura della Redazione di “Ne vale la pena”

 

Sono io 

Chi accoglie lo straniero diventa più vero

 DIETRO LE SBARRE

La legge che (non) ti accarezza

Io mi chiamo Athos, nome antico, ma la mia storia è recente, segnata da un errore che mi ha trascinato in Via del Gomito 2, al carcere della Dozza.

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Seduto con le mani in mano sopra una panchina fredda del metrò, sei lì che aspetti quello delle sette e trenta chiuso dentro il tuo paltòt, un tizio legge attento le istruzioni sul distributore del caffè ed un bambino che si tuffa dentro ad un bignè e l'orologio contro il muro segna l'una e dieci da due anni in qua, il nome di questa stazione è mezzo cancellato dall'umidità, un poster che qualcuno ha già scarabocchiato dice "Vieni in Tunisia", c'è un mare di velluto ed una palma
e tu che sogni di fuggire via e andare lontano, lontano…

a cura della Caritas diocesana di Bologna

 On the road again

Ciò che blocca, ciò che muove… cos’è?

 IL TE DELLE TRE

La voce vellutata di un giovanissimo Claudio Baglioni raggiunge il cerchio dei partecipanti al tè, mentre un’onda musicale malinconica ci investe.

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