Tra i 65.000 e i 100.000 anni fa, parte della specie homo sapiens iniziò un percorso migratorio che la portò a diffondersi e diversificarsi sull’intero pianeta fino all’epoca odierna. Molti studiosi addebitano questa spinta migratoria a una catastrofe vulcanica. Siamo dove siamo e quel che siamo per gli effetti congiunti di una catastrofe e di una migrazione. Anche in carcere si finisce in seguito a una catastrofe (esistenziale) che ci ha forzati a migrare in una “terra” che non è la nostra. Quando parliamo di migranti parliamo anche di noi.
a cura della Redazione di “Ne vale la pena”
Sono io
Chi accoglie lo straniero diventa più vero
DIETRO LE SBARRE
La legge che (non) ti accarezza
Io mi chiamo Athos, nome antico, ma la mia storia è recente, segnata da un errore che mi ha trascinato in Via del Gomito 2, al carcere della Dozza.