Qui, su una “soglia di segni”, tra il dentro e il fuori, tra noi e l’altro, parole ed immagini ci visitano e si mettono in dialogo.
Qui, sulla soglia, vi invitiamo a sostare un po’ insieme a noi, per attendere e cercare di nuovo un significato, un gusto, una direzione.
a cura di Fabrizio Zaccarini e Stefano Nava
Giochiamo a ieri –
io – l’alunna a scuola –
tu e l’eternità –
la favola taciuta –
A saziar la mia fame
il dizionario
bevanda – i logaritmi –
un vino un poco amaro –
Dev’esserci qualcosa di diverso –
i sogni dipingono il sonno –
ai rossi maliziosi del mattino
anche il cieco sussulta –
Ancora dentro l’uovo –
scaldavo il guscio – quando
tu disturbasti l’ellisse –
e cadde l’uccellino –
Si dice che non badi alle catene
chi è libero da poco –
per me la libertà
non sarà mai abitudine –
l’ultimo grazie – a notte –
quando m’addormentavo –
ed il primo miracolo
quando spuntava il giorno –
Può l’allodola ritornare al guscio
rassegnata per aver visto il cielo?
Non sarebbero i vincoli
più gravosi di ieri?
La prigione è un tormento più cocente
se il prigioniero ha goduto di un solo
sorso di libertà
e di nuovo subisce la condanna –
Dio delle carceri –
Dio dei redenti –
Non mi privare mai
della mia libertà –
Emily Dickinson (1830-1886)