Si impara da piccoli a diventare grandi. È racchiuso in questo slogan, forse un po’ abusato, forse un po’ copiato, il significato delle attività didattiche, rivolte agli studenti di ogni età, dalla scuola dell’infanzia all’università, che ogni anno Festival Francescano inserisce in programma. Un obiettivo grande e ambizioso.

Caterina Pastorelli

 La proposta educativa

Nell’ambito del Festival Francescano, attività per ogni ordine di scuole

 Attenzione alla didattica

Fare la propria parte nell’insegnare ai bambini a diventare “buoni” adulti stimola l’organizzazione del Festival a proporre, edizione dopo edizione, laboratori, visite guidate, spettacoli teatrali, attività manuali, proiezioni cinematografiche, letture… per portare i bambini e gli adolescenti a riflettere sul messaggio e sui valori di san Francesco.

Così come Festival Francescano è convinto che il messaggio di Francesco di Assisi possa aiutare ad affrontare e a risolvere le crisi che la nostra società si trova di fronte e per questo si impegna a diffonderlo e farlo riscoprire, è anche convinto che, nel futuro, queste stesse crisi possano essere evitate se i grandi di domani imparano già da piccoli a “spegnere le inimicizie e a rinnovare i patti di pace” come faceva san Francesco.
Azioni, queste, che nascono nel perdono, tema scelto per l’VIII edizione di Festival Francescano che verrà declinato e attualizzato in Piazza Maggiore, a Bologna, il 23/24/25 settembre prossimi, attraverso gli oltre cento eventi in programma, tra conferenze, spettacoli, workshop, momenti di spiritualità e, appunto, attività didattiche. Sono circa trenta quelle programmate e raccolte in una brochure di presentazione che prima della fine dell’anno scolastico è stata distribuita agli insegnanti delle scuole di Bologna e provincia. Tramite i canali formali dell’Ufficio scolastico regionale dell’Emilia-Romagna e della Diocesi di Bologna, che danno il loro patrocinio alle iniziative didattiche, il passaparola, le newsletter e la comunicazione on-line, le proposte sono giunte nelle mani di maestri e professori, nella speranza che accompagnino le loro classi in piazza per vivere il Festival Francescano e partecipare alle proposte a loro dedicate, tutte gratuite. Ogni edizione si contano circa 4.000 studenti che entrano in contatto, forse qualcuno per la prima volta, con il mondo francescano, incuriositi da quel Francesco d’Assisi di cui spesso hanno sentito parlare e che, in queste giornate, parla a loro.

 Tra le difficoltà d’inizio anno

Non è semplice coinvolgere le scuole, sia perché le proposte di attività extrascolastiche non mancano, sia perché il Festival Francescano arriva sempre troppo presto, quando le lezioni sono riprese solo da pochi giorni, quando gli organici dei docenti non sono ancora completi, quando tra supplenze e spostamenti nessun insegnante ha la certezza delle proprie classi e del proprio orario. Ogni anno, quando aprono le iscrizioni, comincia una girandola di telefonate e di e-mail, di classi prenotate e di prenotazioni cambiate, di numeri di studenti che aumentano e altri che diminuiscono, di incastri di orari e di luoghi, di attese di conferme e di variazioni… che termina solo in piazza, nei giorni del Festival, quando le maestre accompagnano i bambini con il grembiule in fila per due e i professori seguono con lo sguardo i propri studenti, che si aggirano sorridenti per Piazza Maggiore.
Quasi tutte le attività didattiche, infatti, si svolgono in piazza, nel cuore del Festival, nei gazebo allestiti per l’occasione, e sono numerose le realtà e le associazioni coinvolte per la loro realizzazione: alcune fanno parte già del mondo francescano, altre sono importanti realtà del territorio bolognese e sostenitrici dell’evento, altre ancora sono state coinvolte per l’occasione; ciascuna è invitata a declinare, attraverso le proprie specificità e competenze, il tema del perdono, in un linguaggio adatto agli studenti.

Proposte differenziate

Saranno le attività per le scuole dell’infanzia e della primaria ad aprire il programma didattico di questa edizione del Festival già da giovedì 22 settembre. La bambina Tea, i conigli Bigio e Bruno e l’angelo Celestino accompagneranno i più piccoli di quattro e cinque anni a interrogarsi sulla diversità, a fare alcuni giochi per scoprire cosa succede quando si litiga e non si è in pace con gli altri e a trovare la chiave per rimediare alle proprie disattenzioni. Per loro ci sarà anche l’occasione di stare insieme a ritmo di musica e di esprimersi attraverso il corpo e la gestualità.
Ricche e numerose sono le proposte per la scuola primaria: per parlare di perdono si parte dalla terra, dal valore dell’agricoltura sostenibile, dalle azioni per “fare pace” con l’ambiente e sentirsi custodi del creato, dalla macinazione dei cereali per produrre il pane, un alimento che, pur valorizzando le differenze di ogni territorio, rappresenta un filo rosso culturale che unisce popolazioni molto lontane. Si passa poi a incontrare la diversità, attraverso le immagini di un’antica pala medioevale e la testimonianza diretta di animatori disabili, e a fare la conoscenza di Wonder, con la lettura animata dei libri che raccontano la sua storia, e di Francesco d’Assisi, la cui vita verrà raccontata non solo da uno spettacolo teatrale, ma anche sfogliando le pagine di un antico libro.
Gli studenti delle scuole secondarie di I grado avranno l’opportunità di scoprire la ricchezza delle parole, non solo svolgendo una vera e propria inchiesta con interviste, ma anche interrogandosi sul loro valore, su come possono costruire ponti oppure muri, includere o escludere, curare o ferire, perdonare o condannare. Potranno poi conoscere un antico metodo di stampa tipografico e visitare un convento cappuccino, approfondire la storia di Wonder e quella di Cameron e la sua famiglia attraverso la visione di un film.
Anche per le scuole secondarie di II grado viene proposto un cineforum con due titoli in programma, l’approfondimento sul valore delle parole e l’opportunità di conoscere la vita delle clarisse e il loro convento. Gli studenti più grandi potranno anche buttare uno sguardo sulla realtà del carcere minorile di Bologna, conoscere la testimonianza di padre Massimiliano Kolbe e soffermarsi a osservare gli occhi misericordiosi in una mostra di icone.
A loro e ai loro insegnanti sono rivolte anche le conferenze previste nelle mattinate di venerdì e sabato in piazza Maggiore nelle quali verrà data la parola a storici, poeti e filosofi, e il convegno, organizzato in collaborazione con l’Università di Bologna, dedicato a “Perdono e solidarietà nella predicazione francescana: dall’esortazione alla carità ai Monti di Pietà”.
Infine, anche per gli insegnanti sono previste attività di formazione: una, manuale, è rivolta prevalentemente agli insegnati di scuola primaria, l’altra, un seminario dedicato alla “pedagogia della lumaca” e ai diritti naturali dei bambini, è rivolta a tutti perché non si smette mai di imparare a diventare grandi.

Tutte le attività didattiche
di Festival Francescano 2016
sono presentate al sito
www.festivalfrancescano.it.
Sono rivolte alle scuole di ogni
ordine e grado di tutta Italia.
La partecipazione è gratuita,
ma è necessaria l’iscrizione, dal 29
agosto, contattando la segreteria:
327.0403366
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