Una collana di perle preziose. È questa l’immagine che fra Giordano Ferri, direttore di Festival Francescano, ha utilizzato per presentare in conferenza stampa il programma della settima edizione (Bologna, piazza Maggiore, 25/26/27 settembre). E sono circa un centinaio queste perle preziose, gli eventi proposti, collegate da un unico filo del colore della terra. Della terra, infatti, che è soprattutto sorella perché con essa condividiamo l’esistenza e della quale dobbiamo prenderci cura, parla l'edizione 2015 di Festival Francescano, in stretto collegamento con l’enciclica “Laudato si’. Sulla cura della casa comune'” e i temi suscitati dall'Esposizione Universale di Milano.

Caterina Pastorelli

Riflettere il “laudato si’”

Immergersi nel Festival Francescano per scoprire le proprie perle

Rubrica Festival francescano 01-foto-di-Ivano-PuccettiAnimati dallo spirito di pace

Proprio come ha scelto di fare Papa Francesco nel nuovo documento sulla “cura della casa comune”, anche Festival Francescano fonda la riflessione su quello splendido esempio di contenuti teologici e poetici che è il Cantico delle creature di san Francesco, che in quel “laudato si’” mette nella giusta relazione l’uomo con il Creato e il Creatore.


Una relazione che verrà declinata sotto diversi punti di vista – letterario, filosofico, teologico,  storico, politico, spirituale, scientifico – cercando di far dialogare i messaggi e i valori francescani con la cultura attuale.
Il cuore del Festival Francescano sarà piazza Maggiore dove, nel 1222, san Francesco parlò davanti a “quasi tutta la città” e la “sostanza delle sue parole mirava a spegnere le inimicizie e a gettare le fondamenta di nuovi patti di pace” (FF 2252). È questo stesso spirito di pace ad animare i momenti di preghiera e di spiritualità della tre giorni caratterizzati da un forte carattere ecumenico, grazie anche alla collaborazione con il Segretariato Attività Ecumeniche della città. Sono numerose, infatti, le occasioni per continuare quella preghiera di lode cominciata da Francesco d’Assisi nel suo Cantico, dalle lodi mattutine, all’adorazione eucaristica che accompagna ogni giornata; dalla celebrazione della Santa Messa alle occasioni di incontro e di testimonianza dell’esperienza “Luce nella notte”; dai momenti di preghiera francescana a quello conclusivo della domenica con tutte le confessioni cristiane di Bologna unite dai messaggi universali di Francesco.
Il Cantico delle creature è al centro anche di un importante convegno, che aprirà il Festival venerdì 25 settembre, al quale parteciperanno i professori Ivano Dionigi, Magnifico Rettore dell'Università di Bologna; Jacques Dalarun, autore dell’eccezionale scoperta di una nuova Vita di san Francesco; il preside del Seraphicum di Roma Domenico Paoletti e il poeta Alberto Bertoni. Sarà invece l’etica della comunicazione ambientale il tema dell’incontro di formazione per giornalisti, in programma per il pomeriggio, ideato da Roberto Zalambani e al quale parteciperanno fra Ugo Sartorio, Carlo Cacciamani e Wittfrida Mitterer.

Rubrica Festival francescano 02-foto-di-Ivano-PuccettiSecondo le intenzioni del papa

Il Festival Francescano condivide a gran voce il messaggio di custodia del creato lanciato da Papa Francesco affidandosi a personalità che hanno testimoniato la possibilità di cambiamento attraverso l’adozione di stili di vita sostenibili: Andrea Segrè, ideatore del progetto “Last Minute Market”; Donatella Bianchi, presidentessa WWF Italia; Alex Zanotelli, missionario che porta avanti molte battaglie civili come quella per l’acqua bene pubblico e il chimico Vincenzo Balzani che si occupa, in particolare, del delicato tema dell'energia. Altre voci saranno quelle dell’evangelizzatore free lance Paolo Curtaz, dello storico del Cristianesimo Alberto Melloni, del filosofo Massimo Cacciari, del regista Pupi Avati, di Romano Prodi e di Michael Perry, Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori e Giuseppe Caffulli, direttore della rivista Terrasanta , che chiuderanno il Festival ribadendo il messaggio di Papa Francesco con l’approfondimento del testo dell’Enciclica.
Uniranno a queste conferenze le loro parole alcuni scrittori che, grazie alla collaborazione con importati case editrici come il Mulino, Zanichelli, EMI, EDB, Messaggero di Padova, Edizioni Terra Santa e la Libreria Coop.Ambasciatori, presenteranno in anteprima alcuni testi legati a “sorella terra”.

In armonia con sorella terra

Ricco anche il programma degli spettacoli con, tra gli altri, il concerto di cori “In… canto ecumenico” e la rappresentazione teatrale “Francesco e Jacopa”. Il sabato sera è previsto l’evento nell’evento: uno spettacolo inedito, di grande impatto artistico, che sarà una coinvolgente sinfonia di lode delle creature al Creatore. Si tratta della “Earth Mass”, opera dello statunitense Paul Winter, che mescola testi biblici e liturgici (partendo dal Cantico delle creature di san Francesco) a stili musicali diversi; prevedendo anche l’uso di suoni registrati, in special modo versi di animali. Accompagneranno il coro ed ensemble strumentale dell’Istituto diocesano di Musica e Liturgia di Reggio Emilia, diretto da Giovanni Mareggini, alcuni interpreti di grande bravura e di grande sensibilità: i cantanti Chiara Galiazzo e Giovanni Caccamo; Amanda Sandrelli per le parti recitate e Gek Tessaro, i cui disegni animeranno la facciata della Basilica di san Petronio.
Le attività di piazza, la presenza degli stand delle realtà francescane, le “tradizionali” fast conference e i numerosi workshop aiuteranno i partecipanti, con modalità interattive e dialogiche, a scoprire in che modo prendersi cura di “sorella terra”, come entrare in relazione e lasciarsi ispirare da essa. Varie le proposte dei laboratori, previsti nelle giornate di sabato e domenica e rivolti in particolare a giovani e adulti: dalla stampa manuale a caratteri mobili alla scrittura creativa; dall’educazione ambientale al recupero e riciclo dei rifiuti; dai nuovi stili di viti ispirati alle Beatitudini ai diritti umani; dall’abitare sostenibile alla gentrification; dall’energia all’alternativa al cibo.
A fianco dei laboratori per gli adulti, tante attività anche per i bambini che potranno divertirsi con musica, fiabe, attività manuali, clown e maghi… oltre a partecipare, nelle mattinate di venerdì e sabato, alle proposte didattiche riservate alle scuole, dall’infanzia alle superiori.
Sono tutte e belle e preziose le perle che compongono la collana del Festival Francescano, ma una brilla più delle altre, perché il Festival è prima di tutto incontro e dialogo: sono i 35.000 visitatori che ogni anno partecipano all’evento e che anche quest’anno speriamo raggiungano piazza Maggiore per passare tre giornate in armonia con “sorella terra”. Tra questi, l’Ordine Francescano Secolare e la Gioventù Francescana d’Italia, che si sono dati appuntamento a Bologna per il loro Capitolo delle stuoie, e gli amici del Festival che, a volte ancor prima di conoscere il programma, hanno deciso di dare il loro contributo per far crescere la manifestazione. A loro sono dedicate due perle: lo spettacolo-visita “Onorina racconta Luigi Galvani, scienziato e terziario francescano” e una visita guidata alla scoperta delle tracce francescane che la predica del Santo di Assisi ha lasciato nella città di Bologna.
Sul sito www.festivalfrancescano.it è possibile scaricare il programma completo e visitare le pagine dedicate all’accoglienza per organizzare nel migliore dei modi la propria partecipazione al Festival Francescano.