26/27/28 settembre. Manca poco ormai al tradizionale appuntamento con il Festival Francescano che, alla sua sesta edizione, non si stanca di scendere in piazza e di passeggiare per le strade della città di Rimini per incontrare bambini, giovani, adulti e raccontare di un santo che veniva chiamato il giullare di Dio; di un santo che riconosce nel Signore il gaudio e la letizia; di un santo che immaginiamo ridere e scherzare con i suoi confratelli anche quando ci sarebbe spazio per il risentimento e le tensioni; di un santo che dona parole di gioia.

Caterina Pastorelli 

La gioia che invade la piazza

Il Festival Francescano, un momento per comunicare felicità

Rubrica Festival Francescano 01 (Ivano Puccetti)Riversarsi nelle strade

Ecco perché la formula “festival”, che non si chiude in sale, teatri, auditorium, ma che fa dell’apertura, dell’incontro e della condivisione la sua prerogativa, è così adatta per parlare di san Francesco. Ancora di più quest’anno, per il quale è stato scelto il tema della gioia e della perfetta letizia, che verrà affrontato con i diversi linguaggi che le conferenze, gli spettacoli, i laboratori, le attività di piazza e i momenti di spiritualità offrono, ma che sarà anche “vissuto”.

Trovarsi in piazza, sedersi su una panchina e chiacchierare, passeggiare e fermarsi se una parola attira la nostra attenzione, giocare con un bambino che salta sulla rosa dei venti in piazza Tre Martiri, conoscere persone nuove… sono piccole situazioni che permettono di essere liberi nella gioia, di sperimentare la letizia, di essere “festival”.
Il manifesto scientifico di questa sesta edizione del Festival Francescano afferma che «la letizia è l’esito di un’esistenza che si sente custodita dalla tenerezza di Dio. Il momento della crisi può divenire un’opportunità per fermarsi, l’inizio di un cambiamento. La testimonianza di chi ha superato la crisi e ora mette a disposizione la sua esperienza è una ricchezza; l’incontro con chi, pur nel dolore, si mantiene lieto è un segno di speranza; la presenza di qualcuno che non ci lascia soli e attraversa con noi il tempo della prova è una forza e ha una potenzialità davvero significativa».
È a partire da queste parole che è stato costruito un ricco programma che può essere consultato interamente sul sito web www.festivalfrancescano.it, scoprendo come la gioia e la letizia riempiranno le strade della città di Rimini e lasceranno - si spera! - un buon sapore alle persone che ancora una volta saranno attirate da san Francesco in piazza.

Rubrica Festival Francescano 02 (Leonardo Kurtz)Felicità sostenibile

Una piazza accogliente, aperta all’incontro, che non perderà occasione per parlare del santo di Assisi: si potrà passeggiare attraverso gli stand che presentano le principali attività degli ordini e degli istituti francescani; sfogliare i libri di importanti case editrici religiose e missionarie; lasciare il proprio messaggio sulla parete #liberinellagioia; sorridere davanti a un obiettivo fotografico (perché è difficile nascondere la gioia); sostare davanti alle reliquie del beato Amato Ronconi, che a novembre sarà proclamato santo; vivere i momenti di preghiera e rivolgersi all’infopoint in cerca di informazioni, di qualche gadget, di un sorriso da parte dei volontari.
Anche quest’anno saranno piazza Tre Martiri, via IV Novembre e piazza Cavour i luoghi da percorre per vivere il Festival e partecipare alle numerose iniziative in programma, tutte completamente gratuite perché la gioia non ha prezzo!
Le conferenze si terranno sul sagrato del Tempio Malatestiano che raccoglierà tutte le parole - e la Parola, con la preghiera francescana del sabato sera e la celebrazione della Santa Messa la domenica mattina - che in quei tre giorni verranno pronunciate. Saranno le parole di Gianpaolo Trevisi, direttore della Scuola di polizia di Verona e autore di Fogli di via. Racconti di un Vice Questore, che porta la testimonianza di vite dure e cariche di tristezza, ma anche di allegria e di speranza; di Beatrice Buscaroli, docente di Arte contemporanea, che attraverserà percorsi di gioia nell’arte; di Alberto Dionigi, psicologo e presidente della Federazione Nazionale Clown Dottori, che ci insegnerà che ridere fa bene e del poeta e scrittore Davide Rondoni, che troverà la perfetta letizia nella poesia. Ci saranno le parole anche di Leonardo Becchetti, economista e presidente del comitato etico di Banca Etica, che presenterà la sua ricetta per una felicità sostenibile; della storica dell’arte Milvia Bollati sul Cristo triumphans del crocifisso di san Damiano; di suor Elena Bosetti, di Salvatore Natoli e Giuseppe Laras sulla felicità nelle Sacre Scritture.
Piazza Cavour, invece, sarà il cuore dei workshop che permetteranno a giovani e adulti di interrogarsi sulle situazioni in cui, nella propria quotidianità, si è - o si potrebbe essere - liberi nella gioia. Prenotandosi on-line sarà possibile partecipare a laboratori di scrittura creativa; entrare nelle dinamiche dello psicodramma biblico; interrogarsi sulle scelte che ogni giorno facciamo e che possono lasciare un segno in quella economia felice di cui si parla anche nelle conferenze; rivivere le emozioni delle proprie gioie; riflettere su quelle felicità, apparenti, date dalle dipendenze e dagli eccessi.

Rubrica Festival Francescano 03 (Ivano Puccetti)Tanti modi di condividere

Per i bambini, invece, piazza Tre Martiri offrirà numerose occasioni di divertimento, con laboratori manuali, spettacoli e magie, che attirano e lasciano a bocca aperta anche gli adulti, che nella stessa piazza troveranno l’occasione di fermarsi per ascoltare le fast conference, brevi testimonianze di chi vive la perfetta letizia, e per incontrare gli autori di alcune pubblicazioni legate al tema.
Lo spettacolo teatrale itinerante Dragobruco e le bolle d’aria la domenica pomeriggio porterà i bambini in giro per il centro storico di Rimini facendoli divertire con storie animate con gonfiabili che si trasformeranno nei più impensabili personaggi.
Le stesse strade del centro storico saranno attraversate il venerdì pomeriggio da una conferenza itinerante sul tema della vera letizia dedicata in modo particolare ai francescani secolari e animate il sabato sera da artisti di strada e giocolieri che con canti, musica, colori e danze doneranno un momento di gioia a tutti i passanti.
In tipico stile francescano, poi, non si può dimenticare la gioia della condivisione, soprattutto a tavola. Per il venerdì sera, quindi, l’invito è di prendere parte al Convivium, una cena francescana, con suggestioni tradizionali romagnole, organizzata in collaborazione con i ristoratori del Borgo San Giuliano. Un’occasione perfetta anche per ricordare l’anniversario bimillenario della costruzione del Ponte di Tiberio.
La condivisione, forse, è proprio il segreto di una gioia vera e autentica. In questi anni di Festival Francescano l’abbiamo sperimentato, quando a ogni edizione oltre 35.000 persone sono accorse in piazza per condividere il messaggio di san Francesco. Quest’anno speriamo di essere ancora di più, per moltiplicare la gioia, aumentare la letizia.