Prendiamoci cura della natura
di Dino Dozzi
Direttore di MC
Trentacinque anni fa, esattamente il 29 novembre 1979, Giovanni Paolo II proclamava san Francesco patrono dei cultori dell’ecologia. Nel 1992 le Nazioni Unite hanno dichiarato il 22 marzo Giornata mondiale dell’acqua. In questa data è uscito quest’anno il documento Francescani per l’ecologia.
«Laudato si’, mi’ Signore, per sor’acqua, la quale è molto utile et humile et preziosa et casta»: questo dice san Francesco nel suo Cantico delle creature. Al suo tempo erano gli uomini a temere la natura e le sue manifestazioni incontenibili; oggi la situazione si è capovolta: è la natura ad essere minacciata dall’aggressione violenta e irresponsabile dell’uomo. Una cultura dello spreco, dello scarto e della rottamazione tradisce sempre più la vocazione umana del “custodire”, impoverendo la terra madre di tutti, mettendo a rischio l’ambiente che le generazioni future riceveranno in eredità.
Il documento dei francescani sottolinea che Francesco ha fatto esperienza della presenza di Dio nel creato, intuendo che il naturale partecipa del soprannatuale come conseguenza dell’incarnazione. Rivisitando anche il messaggio per la giornata mondiale della pace del 1990, viene ripreso il collegamento “pace con Dio creatore, pace con tutto il creato” e “grido della terra, grido dei poveri”. Dell’esortazione apostolica Caritas in veritate di Benedetto XVI viene citato il n. 51: «
Cinquantasei francescani di tutto il mondo hanno partecipato a Rio+20 (Conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile) e al contemporaneo Vertice dei popoli dal 15 al 23 giugno 2012. Da venticinque anni Franciscans International denuncia casi di ingiustizia ambientale e collabora al miglioramento delle politiche nazionali per proteggere popolazioni e pianeta. Gli atteggiamenti estremi da evitare sono da una parte un ecoattivismo ideologico che arriva all’ecoterrorismo e, dall’altra, un sonnambulismo irresponsabile che si rifiuta di vedere i problemi per non assumersi responsabilità. È possibile una responsabile via di mezzo, fatta di piccoli passi concreti e quotidiani, da compiere insieme. Francesco ci incoraggia ad avere una speranza realistica basata sulla convinzione che la gente, motivata dallo Spirito di Dio, risponderà in numero sufficiente ad iniziare l’opera di guarigione del pianeta.
Il documento Francescani per l’ecologia passa infine a presentare alcuni esempi concreti. Sunshine House in Indonesia è portata avanti da fra Samuel Onton Sidin, frate cappuccino che ha ricevuto la più alta onorificenza ambientale del suo Paese. Ha creato un centro di preghiera per i cattolici del luogo che portano avanti numerose iniziative di sensibilizzazione cristiana e francescana per l’ambiente con impegnativi programmi di riforestazione di zone distrutte da incendi dolosi. Negli USA il Franciscan Earth Corps è una rete di giovani impegnati in progetti di salvaguardia del creato e nel lavoro per la giustizia, integrando azione e contemplazione.
Madre Terra ha bisogno di ciascuno di noi per poter continuare a nutrire tutti i suoi figli. San Francesco era particolarmente sensibile a questo discorso. Anche noi di MC vogliamo fare la nostra parte: insieme è possibile prenderci cura della casa che oggi ospita noi e che domani ospiterà i nostri figli.