Il Festival Francescano non si rivolge solo agli adulti, ma anche ai bambini e agli adolescenti delle scuole, con un programma molto ricco e articolato riservato proprio a loro.

Caterina Pastorelli 

 Imparare la gioia

Percorsi educativi affiancano le iniziative del Festival Francescano

Rubrica Festival Francescano 01 (Ivano Puccetti)Francesco compagno di scuola

Sogna di diventare cavaliere. Parla con gli animali e ha come amico un lupo. Ama divertirsi e stare all’aria aperta. Ha buoni amici con i quali passa la maggior parte del suo tempo. A volte litiga con i genitori, ma vuole loro un gran bene. Anche se forse è un po’ stonato, canta e danza, perché non riesce a trattenere la sua felicità.

Sembra un bambino come gli altri, Francesco d’Assisi, e forse è per questo che tanti bambini, oggi, rimangono affascinati dalla figura di questo santo, che parla a tutti e che a tutti lascia un messaggio di fraternità e semplicità.

È per questo che, sin dalla prima edizione, il Festival Francescano ha ritenuto fondamentale rivolgersi non solo agli adulti attraverso conferenze, spettacoli e momenti di preghiera, ma anche ai bambini e agli adolescenti per far loro conoscere un ragazzo di nome Francesco che, nonostante i dubbi e le paure, ha realizzato i suoi desideri e ha trovatola Bellezzanella sua vita.

Per farlo, il Festival Francescano è entrato nelle scuole di ogni ordine e grado, prima di Reggio Emilia e poi di Rimini, per incontrare insegnanti che mettessero a disposizione dell’evento tempo, competenze, entusiasmo, simpatia per san Francesco per pensare e realizzare diverse attività didattiche da proporre agli studenti della città in occasione del Festival.

È grazie alla collaborazione gratuita di questi insegnanti, di associazioni locali e di alcuni sponsor, che ogni anno il Festival Francescano riesce a proporre numerose attività didattiche, a coinvolgere le scuole in questa straordinaria opportunità di incontro e di dialogo che è il Festival, a far conoscere temi cari al francescanesimo e a scoprirne l’attualità. Si tratta quindi di una collaborazione che non solo permette di portare san Francesco tra i banchi di scuola, ma di incontrare l’intero tessuto sociale del territorio che anno dopo anno ospita l’evento e di diffondere il messaggio francescano anche in maniera indiretta.

Dopo la grande partecipazione dello scorso anno, quando quasi 5.000 studenti si sono messi “in cammino” (tema della quinta edizione) per raggiungere piazza Tre Martiri e lasciarsi condurre sulle strade del mondo seguendo le tracce di san Francesco, per questa sesta edizione è aumentato il numero delle proposte didattiche, patrocinate dall’Ufficio scolastico regionale per l’Emilia-Romagna, per le quali sono già state raccolte le pre-iscrizioni, che potranno essere confermate nel mese di settembre.


Perfetta letizia per tutte le età

Le oltre 20 attività pensate appositamente per gli studenti che parteciperanno al Festival Francescano (26/27/28 settembre) ruotano attorno al tema scelto per questa terza edizione riminese: “Liberi nella gioia”. Positività e speranza saranno le parole d’ordine delle singole iniziative, ispirate dal concetto profondamente francescano della “vera e perfetta letizia”.

I bambini di quattro e cinque anni della Scuola dell’Infanzia scopriranno cos’è la paura, la tristezza, la gioia, l’entusiasmo attraverso laboratori che con giochi, attività manuali e racconti affronteranno il tema delle emozioni.

Le proposte perla Scuola Primariasono le più ricche e numerose e, utilizzando modalità e linguaggi differenti, permettono di cogliere la ricchezza delle più ampie sfumature della gioia. I bambini delle classi elementari conosceranno Giovanni il Semplice; accompagnati da un’illustratrice di libri per ragazzi daranno il proprio colore alla letizia; con carta e colla realizzeranno un viso sorridente a partire da un foglio strappato e creeranno con le proprie mani un biglietto della felicità. Potranno fare parte di una grande orchestra, giocare con le emozioni ma anche correre dietro a una palla, scoprire le vie del centro storico di Rimini seguendo gli indizi di una divertente caccia al tesoro e assaggiare il sapore della gioia e della semplicità.

La Scuola Secondariadi primo grado verrà coinvolta in interessanti proposte formative, come un laboratorio che trasformerà i ragazzi in giornalisti per redigere una vera e propria indagine sulla felicità, che verrà pubblicata sulla nota rivista “Messaggero dei ragazzi”; una visita guidata alla mostra “Infanzia rubata”; un’attività teatrale in cui saranno coinvolti in un esperimento di rappresentazione di teatro totale; un’avventura nel verde urbano; un incontro con le Clarisse per carpire il segreto della perfetta letizia; una simulazione di una spesa quotidiana per portare a casa un carrello leggero, sano e gioioso.

Ai ragazzi della Scuola Secondaria di secondo grado, invece, oltre all’invito a partecipare alle conferenze in programma, verranno proposte esperienze teatrali e fotografiche, per riflettere sulla letizia e sui diversi modi di intendere e rappresentare la gioia e per conoscere la figura di Etty Hillesum. Verranno invitati, inoltre, a rispondere alla domanda: “Il denaro dona la felicità?” e a indagare, attraverso il concorso “#Liberinellagioia”, il binomio libertà/gioia.

Un seminario di formazione

Per il primo anno, inoltre, è stata inserita in programma un’attività dedicata agli insegnanti, un seminario formativo dal titolo: “Pedagogia della lumaca. La gioia di un’educazione lenta e nonviolenta” che si terrà venerdì 26 settembre alle 16,00 su prenotazione. Sarà l’occasione per riscoprire l’eredità pedagogica di Gianfranco Zavalloni e per interrogarsi su come tornare a una scuola a misura di bambino, ma anche per ringraziare tutti gli insegnanti e i collaboratori che in questi anni di Festival Francescano hanno contribuito a rendere il Festival a misura di bambino, sintonizzandosi sulla “sua dimensione” fatta di esperienza diretta, lentezza e meraviglia per le cose semplici.

Un ringraziamento che nasce dalla consapevolezza che ideare e realizzare le attività didattiche per il Festival Francescano è per gli insegnanti che, con generosità ed entusiasmo, si rendono disponibili ad aiutarci, una vera e propria sfida che prevede un anno di lavoro, alla ricerca del mondo migliore per raggiungere bambini e ragazzi con il messaggio di san Francesco, per fare sì che non solo la proposta finale, ma anche il modo di lavorare raccontino di uno stile francescano fatto di semplicità, incontro, accoglienza l’uno dell’altro.