Ofs News

Piccole belle notizie dal nostro mondo 

Il nuovo Consiglio regionale Ofs

Un Consiglio prevalentemente al femminile quello eletto dall’Assemblea capitolare della Fraternità dell’Ordine francescano secolare dell’Emilia-Romagna.

Dopo il lungo iter di raccolta di designazioni di fratelli e sorelle delle varie fraternità locali, di verifica della loro disponibilità, di riflessioni sul discernimento e sulla libera e responsabile scelta, il 18 maggio si è tenuto a Bologna il Capitolo elettivo del nuovo Consiglio che guiderà l’Ofs dell’Emilia-Romagna per il prossimo triennio 2014-2017. Il nuovo Consiglio è così costituito: ministra Morena Sacchi, della Fraternità di San Martino in Rio, già responsabile della formazione nel precedente Consiglio; viceministro Carlo Salucci, Fraternità di Sant’Antonio di Bologna, già segretario nel precedente Consiglio; altri consiglieri: Valentina Giunchedi (Fraternità di Forlì), Marco Bigarelli (Fraternità di Carpi) e Letizia Rabiti (Fraternità di Longiano), già componenti del precedente Consiglio; Vittorio Mambriani (Fraternità di Fidenza), già consigliere regionale nel triennio 2008-2011; Morena Cerrato (Fraternità di San Giuseppe di Bologna) e Silvia Aldrovandi (Fraternità di Mirandola) entrambe viceministre delle rispettive fraternità locali.

Il Ministro Ofs nazionale Remo Di Pinto e il presidente della Conferenza nazionale degli Assistenti Spirituali, fra Giancarlo Li Quadri Cassini, hanno espresso vivo apprezzamento per l’esempio e l’impegno dell’Ofs della nostra regione.

Anche MC augura buon lavoro al nuovo Consiglio regionale Ofs. 

L’Incontro

Dal 2010 è attiva a Santarcangelo di Romagna l’Associazione L’Incontro, promossa dai due francescani secolari Armando Minicozzi e Felice Scattaglia. Lo scopo fondamentale è quello di sperimentare lo spirito di fratellanza attraverso l’attenzione alle persone diversamente abili, in difesa della loro dignità e diversità. L’attività si esplica attraverso azioni di sostegno, prevalentemente laboratori finalizzati al potenziamento delle autonomie, all’accrescimento di competenze e di apprendimenti conoscitivi e, nel contempo, al rafforzamento psicologico, specie dell’autostima, della sicurezza in se stessi, della capacità di autodeterminazione. Con l’aiuto di esperti, attraverso l’impiego di fantasia personale ed abilità di manipolazione, si creano piccoli manufatti (cestini, animaletti, pupazzi, ecc.) con utilizzo di materiali poveri (pasta di sale, creta, legno, lana). Si tiene anche un laboratorio teatrale e musicale, in collaborazione con tutte le scuole primarie del territorio che porta i giovani disabili ad essere inclusi ed integrati, dando l’opportunità agli alunni di essere educati ad affrontare ed accettare la “diversità” nell’altro. L’esito positivo di tale coinvolgimento è stato evidente col verificarsi di atteggiamenti propositivi, con lo sviluppo di una forte solidarietà, con l’amicizia spontanea nei confronti del gruppo e dei suoi singoli componenti.