E di lacrime e di sangue
 

Messaggero Cappuccino è una delle migliori riviste cristiane e quindi, dato che fra le doti migliori c’è indubbiamente una forma di tolleranza, vediamo se accoglie le mie critiche (rispettose) al mondo cristiano.

Partirò da un aggettivo, “splendido”, proferito, per di più con aria quasi estatica, da Dario Fo nei confronti di papa Francesco. Ha stupito anche i suoi interlocutori, giacché certo Fo è un valente uomo di teatro, ma anche tutt’altro che alieno da forme di anticlericalismo. Ne deduco, credo legittimamente, che, quando un non credente o non praticante vede un sacerdote vivere poveramente, mostrare pazienza e umiltà, essere veramente e continuamente dedito al suo gregge e soprattutto ai più deboli, non gli nega rispetto e ammirazione.

Papa Francesco ha un comportamento che lo rende assai più simile a san Francesco e a Gesù di tantissimi papi precedenti, magari uomini di santa o santissima vita, ma più propensi ad adeguarsi a modelli storici. Va anche oltre, forse fin troppo in là. Va bene sobrietà, ma croce di ferro e scarponi che lo rendono simile a don Camillo… va bene umiltà, ma discutere con chiunque alla pari, da uomo a uomo… va bene carità, ma toccare, stringere, abbracciare povere membra sofferenti! E tutto con naturalezza, senza ombra di pia unzione. È furbo? Beh, magari, ce ne fossero di furbi così in questo nostro mondo così brutto!

Un mondo che pare il regno della menzogna, dell’iniquità, dell’ipocrisia, dell’odio. Da chi verrà il pentimento e un nuovo inizio? Dagli Stati? Ma pochissimo contano gli Stati, di fronte alle multinazionali, imprendibili e con enormi ricchezze con cui possono comprare quasi tutto: una multinazionale condannata negli Usa per disastroso inquinamento, non paga, punto e basta, e ha avvocati e giudici che la sostengono. Da rivolte popolari? Ahimè, oggi armi strapotenti soffocano ogni rivolta e i popoli sono spesso schiavi di ideologie fasulle abilmente indotte dai media, manovrati da potenti che possiedono gran parte dell’informazione: esistono popoli o soltanto plebi disperate, affamate, disinformate, divise?

L’esaltazione della sessualità come sempre positiva va combattuta, ma basta con questa storia dei gay contro natura! Battiamoci con un po’ più di chiarezza ed energia contro il dio Denaro!

La terra è dominata da due potenti industrie: la lobby delle armi, che continua ad alimentare guerre atroci, quasi nessuna difensiva, solo per farci sopra dei miliardi; e la lobby farmaceutica che controlla medici, ospedali, farmacie, non esitando a cercare di vendere medicamenti inutili o nocivi; come dimostrano ad abundantiam anche solo le pubblicità televisive, in cui qualcosa viene esaltato e consigliato con tante belle parole e immagini che colpiscono, specie gli ignoranti, mentre poi in gran fretta, in modo sostanzialmente inudibile e incomprensibile per tanti anziani o deboli di udito, si avverte che può avere effetti collaterali gravissimi, fra cui la morte!

Il capitalismo selvaggio si allea volentieri con le mafie perché lì ci bagnano il becco tanti industriali insospettabili, vedi i rifiuti sepolti in Campania (nessuno aveva visto niente?) e provenienti da industrie tedesche o del Nord Italia. Bisogna che questa gente venga chiamata col suo nome, sono ladroni delle ricchezze comuni e assassini di tutti quelli che là muoiono di cancro.

E come chiamare i giochetti delle banche, che hanno portato alla miseria interi paesi? Furto, delle conoscenze che dovrebbero essere comuni e imbroglio e, in ultima analisi, assassinio di poveri (suicidi, morti per insufficienza alimentari e assenza di cure mediche). Una vita così breve vale proprio la pena di viverla spargendo lacrime e sangue di altri?

Elisabetta Gualandi – Bologna

 

Sono parole forti quelle di Elisabetta per tentare di dare voce a tante vittime di ingiustizie, egoismi e guerre presenti nel nostro mondo. Ma sono forti anche i gesti e le parole che papa Francesco usa per denunciare il male e fare spazio al bene. È in questa seconda scia – che è poi quella di Gesù e di san Francesco – che vogliamo umilmente e coraggiosamente inserirci anche noi. A tutti i nostri lettori auguriamo un buon anno nuovo di pace e bene, di giustizia e di solidarietà.