Ancora una volta, lo spunto per l’articolo dedicato al Festival Francescano nasce da quella breve frase che cerca di raccontarne l’essenza: «riportare san Francesco in piazza, tra la gente». Poche parole, che potrebbero essere aperte e indagate per capire meglio e più in profondità di che cosa ci parlano: chi è questo san Francesco attorno al quale tutto ruota; dove si è nascosto (o in quale angolo è stato dimenticato) visto che occorre ri-portarlo tra la gente; chi è questa gente alla quale presentare Francesco; quale piazza potrebbe ospitare questo incontro.

Caterina Pastorelli

 

La piazza infinita


Il Festival Francescano, presente nei social network, per incontrare sempre più persone

 
Rubrica Festival Francescano 01 (Ivano Puccetti)Una piazza fatta a rete

È sulla piazza che in queste righe vorremmo soffermarci, con la consapevolezza - e forse anche con un po’ di presunzione - che la piazza del Festival Francescano non è la piazza della fontana di Reggio Emilia e neppure quella del sole di Rimini. O meglio, non solo. Si tratta di una piazza molto più ampia; con infinite strade che da qui partono e che qui convergono, delle quali spesso non si conosce neppure l’estremità opposta; non delimitata da palazzi o negozi, ma da valori e messaggi che accolgono e uniscono; da percorrere in ogni direzione, aperti a ogni incontro che qui è possibile fare.

La piazza del Festival Francescano non ha coordinate definite, come se facesse proprio il principio dell’itineranza di san Francesco e dei suoi compagni, invitati ad andare per il mondo esortando tutti, con l’esempio più che con le parole, a conoscere Dio e ad annunciare il vangelo in ogni luogo e a ogni persona, di qualunque classe sociale, età o nazione.

San Francesco faceva sempre il primo passo: non aspettava che fossero gli altri ad avvicinarsi a lui e non si stancava mai di camminare, perché ogni passo lo avvicinava alla gente, che andava a cercare nelle case, nelle strade, nelle piazze, là dove le persone erano solite incontrarsi. Anche il Festival Francescano cerca di fare un primo passo e di raggiungere le persone laddove sono solite incontrarsi e, come si sa, in tanti oggi si incontrano anche su Facebook.

È per questo che, sin dalla prima edizione del 2009, il Festival Francescano si è fatto presente sul web, affiancando al sito ufficiale la pagina Facebook che oggi conta più di 4500 “mi piace”. Fans, quindi, non amici, perché come abbiamo più volte ribadito lo spirito del Festival è nelle strade dove si incrociano frati, suore e laici; nelle panchine dove ci si siede per parlare un po’; negli inginocchiatoi dove si prega; nel muro dove ci si appoggia per ascoltare le conferenze; nell’incontro e nel dialogo tra due o più persone che si possono guardare negli occhi. Ma prima di guardarsi negli occhi possono avvicinarsi e cominciare a condividere un interesse e una curiosità anche sulla grande piazza virtuale di internet.


Rubrica Festival Francescano 02 (Roberto Sardo)Non finisce lì

Al mese di novembre sono 4525 le strade che hanno portato donne (il 57%) e uomini (il 41%) - soprattutto tra i 35 e i 44 anni - a incontrare il Festival Francescano in questa piazza. Forse sarebbe interessante, e anche un po’ curioso, aprire il profilo di tutti i fans e scoprire cosa li abbia spinti a cliccare “mi piace” su questa pagina, ma forse è più bello e stimolante pensare che, così come non si sa da dove provengono tutte queste strade, non si sa neppure dove queste strade sono dirette; così come non si sa cosa del Festival Francescano abbia attirato la loro attenzione, non si sa neppure dove il messaggio del Festival e il messaggio di san Francesco arriveranno.

Sicuramente nelle piazze di Reggio Emilia e Rimini, ma anche di Roma, Milano, Torino, Napoli, Padova, Palermo, Bari, Parma, Assisi, Catania, Cagliari, Bergamo, Ferrara, Brescia… e tutte le altre città dalle quali provengono i fans, che permettono allo spirito francescano di non avere confini geografici.

È soprattutto nel mese del Festival che la pagina si anima di visite, nuovi “mi piace”, post, commenti e condivisioni, ma la peculiarità di Facebook di essere un social network della quotidianità permette al Festival di non avere limiti temporali, di non esaurirsi in quell’ultimo weekend di settembre nel quale viene realizzato e di continuare a parlare di sé per 365 giorni all’anno.

Buona parte dei contenuti pubblicati proviene dal Festival stesso - foto, interviste, riflessioni, video - per amplificarli e dare loro nuova vita, ma anche per permettere a chi non ha potuto partecipare in prima persona all’evento di fruire di quanto offerto. La pagina non si alimenta però solo di questa manifestazione, ma di tutto ciò che riguarda il mondo francescano, creando così un primo dialogo non tanto tra il Festival Francescano e i singoli utenti, quanto tra il Festival e tutte le altre realtà che vivono dello spirito del Santo di Assisi. Anche questo è un modo per sperimentare quella condivisione e fraternità che lui stesso ha insegnato, ingredienti indispensabili per portare a compimento quell’invito rivolto a tutti: «ripara la mia casa che, come vedi, è tutta in rovina» (FF 593).


Rubrica Festival Francescano 03Una possibilità in più

È questo incrociarsi di esperienze, racconti e testimonianze che può generare riflessioni, toccare in profondità, dare stimoli e offrire opportunità a chi è attratto da questo mondo francescano, che si può vivere solo nella quotidianità e nella concretezza di ogni giorno. Per questo il profilo Facebook del Festival è ricco anche di rimandi all’attualità, con un occhio sempre attento a ciò che succede nel mondo e nella società per riuscire a narrare e a interpretare gli eventi con lo sguardo di Francesco. I post diventano così occasione di dialogo e di confronto tra i fans del Festival Francescano, che con un semplice “mi piace” esprimono il loro accordo a quanto pubblicato, con una condivisione ne parlano anche ai loro contatti, con un commento approfondiscono la propria opinione e accompagnano e fanno vivere il Festival, da un anno all’altro, su questa bacheca.

Grazie al continuo aggiornamento del proprio profilo, Facebook è il luogo in cui il Festival si fa più vicino al proprio pubblico, con una comunicazione diretta, immediata e informale, che spesso risulta difficile garantire attraverso gli altri mezzi di comunicazione. È ciò che forse si avvicina di più alle chiacchiere tra amici, tra una battuta, una curiosità, il racconto di un’esperienza, e a ciò che il Festival Francescano vorrebbe essere: una piazza di incontri, relazioni, scambi e dialoghi, nella quale convergono tante persone provenienti da strade diverse che, dopo essere state in piazza, ripercorrono le stesse strade con uno spirito diverso. Uno spirito francescano.