Rubrica Francesco tra noi 02 (Archivio Sorelle di San Francesco)Chiamate a essere prima di fare


La gioia di essere una Sorella di san Francesco


Le Sorelle di san Francesco sono nate nella diocesi di Mantova nel 2001, alcune provengono dalla nostra regione; come consacrate hanno professato l’impegno di «osservare la Regola di san Francesco, approvata da Onorio III».

La madre di una di loro mi racconta sorridendo che ogni volta che dice che una delle sue figlie è suora francescana il primo commento che si sente rivolgere è «bello! che cosa fanno?»; deve così spiegare, come le ha detto sua figlia, che diventare suora non è un “fare” ma un sentirsi chiamata ad essere, che queste suore si sforzano, innanzi tutto, di costruire e vivere la fraternità, che è il principale carisma francescano, quotidianamente, fra di loro e con tutti coloro che incontrano. Poi viene il “fare”: dai semplici servizi in casa (portierato, cucina, pulizia, etc.) al seguire un gruppo di famiglie, di giovani, visitare le case di una determinata parrocchia in vista delle Missioni al popolo, tutto condito con tanta preghiera insieme.

Questa mamma racconta l’ineffabile emozione che dà essere nel primo banco e vedere tua figlia che, dopo aver posto le sue mani in quelle del vescovo, si sdraia faccia a terra, per donarsi completamente al Signore; non sa dirmi se sono stati trenta secondi o qualche minuto (il tempo che fossero cantate tutte le litanie dei santi); per lei è stato il tempo giusto perché le passassero davanti agli occhi tutti i momenti fondamentali della vita di sua figlia: dalla nascita al correre di bambina con quell’abitino bianco svolazzante, fino alla sua testa coronata d’alloro pochi mesi prima della decisione di entrare in convento.

Chissà se i genitori dei religiosi si sono mai chiesti di quante anime e persone sono diventati nonni, attraverso la maternità e paternità spirituale che i loro figli e le loro figlie incarnano nei tanti incontri con persone che, già solo vedendo quell’abito e quella corda ai fianchi, decidono di fidarsi ed affidarsi a loro.

A tutti i papà e le mamme, di qualunque età, l’augurio che, come Maria a Giuseppe, vivano con stupore ogni scelta dei loro figli, amando e raccomandando al Signore tutti i nipoti che saranno dati loro: naturali, adottivi, spirituali.

Se una madre vi racconterà di avere una figlia suora, ditele semplicemente «Beata te! Beata lei!».