Liberi dalle tentazioni del tempo
La Chiesa , quando si arrocca in difesa, perde il suo slancio profetico
La Chiesa
di Matteo Prodi
parroco e docente di Teologia morale alla Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna
Rivolti a passato e futuro
I media si interrogano spesso sulla tensione tra conservatori e progressisti all’interno della Chiesa. La questione, però, ha radici molto più profonde, cioè nella natura stessa della famiglia radunata da Cristo.
Qual è la missione della Chiesa? Essere nell’oggi portatrice di tutte le grazie che Dio ha riversato nella storia per accompagnare tutta l’umanità nel Regno. È assolutamente necessario essere rivolti verso il passato e il futuro, contemporaneamente.
È un insegnamento chiarissimo del Vaticano II; papa Giovanni indicò il fine del Concilio: esporre oggi, con un linguaggio accessibile all’uomo contemporaneo, le verità di sempre; doveva avere una finalità pastorale; e indicò anche il mezzo decisivo per raggiungere tale fine, cioè il ritorno alle fonti, il resourcement, in particolare rimettendo al centro della vita della Chiesa
Appare chiaro che l’oggi della Chiesa deve essere costruito guardando al futuro dell’umanità e radicandosi nelle fonti che devono far crescere la fede e la vita dei cristiani. Questo si mostra con evidenza accostandoci alla teologia dei segni dei tempi: la vita concreta, la storia degli uomini è il luogo teologico per approfondire il proprio essere di Cristo del singolo e del popolo di Dio. Papa Giovanni ha illustrato al mondo intero nell’enciclica Pacem in Terris la fecondità di questo approccio: dove l’umanità si mostra in cammino per comprendere e guarire le sue ferite (ad esempio i diritti umani, la condizione della donna), lì
Un caso concreto ci può aiutare a capire. La rivoluzione industriale ha fatto emergere la questione operaia: tantissime situazioni hanno minato la dignità dei lavoratori nelle fabbriche. La Chiesa se ne è occupata con ritardo; solo la filosofia marxista sembrava difendere gli interessi dei lavoratori. Contro il comunismo la Chiesa ha eretto barricate, anche giustificate dall’ateismo richiesto da quella ideologia.
I muri inutili
Si è verificato un muro contro muro, dove tanti fedeli e larga parte della gerarchia sono stati percepiti difendere gli interessi dei capitalisti, sentiti come maggiormente compatibili con la vita richiesta al cristiano. Gli effetti sono ancora evidenti oggi, anche e soprattutto in Italia, dove nessuna vera riconciliazione si è verificata dopo gli orrori della seconda guerra mondiale, la guerra civile e le uccisioni operate in tante regioni della penisola, come presunti regolamenti di conti verso delitti commessi sotto il fascismo. L’esito finale di questa lontananza della Chiesa dal mondo operaio è davvero profondo; due gli aspetti più salienti: da una parte la gerarchia si è arroccata su posizioni difensive, come se fosse una città sotto assedio, perdendo ulteriormente contatto col mondo reale; dall’altra la politica italiana ha avuto dai cattolici, soprattutto negli ultimi anni, un contributo legato ai cosiddetti valori non negoziabili, trascurando gli aspetti più sociali della vita del nostro paese.
Rischia di apparire, non solo agli anticlericali di mestiere, quindi, una Chiesa in difesa, lontana dai problemi concreti, proiettata a custodire le frontiere della scuola privata, delle strutture sanitarie, dell’esenzione fiscale dalla tassazione sugli immobili. Rischia di apparire una Chiesa lontana dal suo fine, ma proiettata a costruirsi un’ancora di salvezza contro tutte le lotte esterne. Anche i valori non negoziabili sono sentiti così decisivi perché ne andrebbe della sopravvivenza della Chiesa stessa. L’esito, a volte, è una Chiesa che finisce per essere funzionale alla gestione del potere da parte di partiti, gruppi di opinione, lobby di vario tipo.
Anche il Concordato del 1929 può essere letto con questi occhi critici: per ottenere una certa sopravvivenza,
Il problema è così definibile: se
Testimone di questa fedeltà al passato e al futuro è Giuseppe Dossetti: egli ha fondato ogni attimo della sua vita sull’esperienza di Dio, conosciuto attraverso la frequentazione assidua della Bibbia e ha desiderato essere fedele anche alla storia così immersa nelle sue profonde catastrofi, soprattutto la seconda guerra mondiale, per portare il piccolo seme del Vangelo, anche nella vita politica del nostro paese.
Senza paura
Quest’ultimo tema ci consente un ulteriore approfondimento: si potrebbe tracciare il rapporto tra
Oggi