Ci sono diversi modi per affrontare il tema del dialogo tra le religioni. Spesso lo si riduce a “tema” di dotti dibattiti. Viene qui presentata una forma diversa di dialogo nell’esperienza del Museo Interreligioso di Bertinoro, dove si cerca di mantenere vivo e concreto il dialogo tra le tre grandi religioni monoteistiche.

Barbara Bonfiglioli 

Sulla base di valori comuni

Il Museo Interreligioso di Bertinoro promuove il dialogo tra monoteismi

di Enrico Bertoni
direttore del Museo Interreligioso di Bertinoro

RELIGIONI IN DIALOGO 01Nello spirito di Abramo

Il Museo Interreligioso di Bertinoro nasce nel 2005 su un progetto del senatore Leonardo Melandri con l’appoggio della Diocesi di Forlì-Bertinoro: la conclusione dei restauri della Rocca Vescovile rese disponibili come spazi espositivi le segrete dell’antica Rocca.

Il Museo Interreligioso è dedicato alla promozione del dialogo tra Ebraismo, Cristianesimo ed Islam. La definizione del progetto per la creazione del museo studiò attentamente l’allestimento del percorso espositivo con il fine di consentire a tutti i visitatori di cogliere lo spirito autentico delle tradizioni monoteistiche. Infatti l’intero percorso espositivo valorizza gli aspetti comuni alle religioni monoteistiche: spesso passati in secondo piano, i valori comuni tra ebrei, cristiani e musulmani rappresentano aspetti fondamentali nella vita delle religioni nate da Abramo. Le prime sale del Museo sottolineano questi aspetti comuni che possono essere riassunti nella condivisione di una stessa città santa, Gerusalemme, nel valore della rivelazione divina, che avviene nella storia, nell’importanza della libertà come valore del rapporto tra Dio e l’uomo, nella misericordia come principale aspetto dell’unicità di Dio, senza dimenticare la comune nascita da Abramo. La conoscenza delle Sacre Scritture e la preghiera aprono il percorso del Museo Interreligioso e si pongono come punto di partenza fondamentale per il dialogo.

Le tre identità monoteisteRELIGIONI IN DIALOGO 02 Portale del Museo

Al tempo stesso, ampio spazio è dedicato alla conoscenza delle identità delle tre fedi monoteistiche: pur partendo da aspetti comuni, Ebraismo, Cristianesimo ed Islam hanno costruito nel corso della loro storia delle identità profondamente diverse tra loro. Il dialogo interreligioso tiene presente e valorizza la diversità come occasione di riflessione e di arricchimento reciproco: attraverso le diverse sale monografiche è possibile cogliere come il senso religioso nel corso dei secoli sia sempre stato vissuto quale esperienza con il reale e abbia poi trovato una sua espressione in modalità sempre diverse. L’identità religiosa, per non chiudersi in se stessa, rischiando di scomparire, ha bisogno del confronto della diversità per continuare ad essere un’esperienza viva e vitale. In questa seconda parte del suo percorso, il Museo conserva alcune delle sue opere più importanti: dall’incisione all’acquaforte di Rembrandt, alle sculture di Francesco Messina, Giacomo Manzù e Floriano Bodini.

Dal 2005 ad oggi il Museo Interreligioso ha compiuto un percorso importante, promuovendo un’intensa attività didattica rivolta agli istituti scolastici e organizzando una serie di incontri con alcuni dei principali rappresentanti delle religioni monoteistiche. Dal 2007, grazie al contributo della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, il Museo Interreligioso promuove il progetto “Museo a Km Zero”, rivolto agli istituti scolastici dei comprensori romagnoli. Il progetto propone visite guidate calibrate sulle diverse fasce d’età degli studenti e laboratori didattici dedicati all’approfondimento di tematiche particolari come l’accoglienza, il confronto tra libertà di fede e dialogo interreligioso, la costruzione del bene comune e la salvaguardia del creato. La visita al Museo Interreligioso per gli studenti provenienti da questi istituti è un momento molto importante e delicato: la rappresentazione della diversità religiosa, presentata come occasione di arricchimento reciproco, è un passaggio dalla sostanziale diffidenza nei confronti dell’altro alla costruzione di un rapporto diverso tra gli studenti di una stessa classe. I docenti confermano un netto miglioramento nei rapporti interpersonali dei loro alunni nel periodo successivo alla vista al Museo Interreligioso. Nel solo 2012, il progetto “Museo a Km Zero” ha consentito ad oltre 5.000 studenti di vistare il Museo Interreligioso di Bertinoro.

Le attività collaterali

Come attività istituzionali, sono stati organizzati incontri con alcuni dei più importanti rappresentanti delle religioni monoteistiche: tra questi sono da ricordare le giornate dedicate al tema del dialogo interreligioso come fondamento della civiltà, alle quali hanno partecipato il card. Jean Louis Tauran, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, l’ayatollah Mohammad Khatami, past-president della Repubblica islamica dell’Iran e rav Luciano Caro, Rabbino Capo di Ferrara e delle Romagne. Dal 2011, il Museo ha istituito il Premio “Leonardo Melandri”, dedicato a coloro che con il proprio operato in ambito istituzionale e culturale, hanno promosso il dialogo tra le religioni monoteistiche. Le prime due edizioni sono state assegnate all’on. Franco Frattini, per il suo operato come Ministro degli Esteri a favore della tutela della libertà religiosa per le popolazioni cristiane dell’Iraq e del Pakistan. Nel 2012, il Premio è stato assegnato a Serigne Mame Mor Mbacké, capo spirituale e guida suprema della confraternita muride in Senegal, per il suo impegno a favore di una cultura del dialogo nella cultura musulmana.

Il livello della conoscenza della religione costituisce un elemento imprescindibile per la costruzione di società armonica plurireligiosa che sappia cogliere la ricchezza delle identità e delle differenze. Il Museo Interreligioso crede che la bellezza dell’uomo religioso possa superare il concetto di tolleranza verso tutte le religioni di radice illuminista e consenta una conoscenza approfondita e scientifica dei singoli aspetti delle tre fedi, indagate dal loro interno ed in rapporto con le altre.