Tre racconti. La Madonna della Rocca a Cento di Ferrara, ma diocesi di Bologna, è il santuario più importante affidato da secoli ai cappuccini dell’Emilia-Romagna: abbiamo chiesto all’attuale rettore del santuario di raccontarci la festa che si celebra il 15 agosto. Fabrizio Zaccarini ci racconta invece come, al termine dell’anno di noviziato, il 31 agosto a Santarcangelo di Romagna, tre giovani hanno fatto a loro professione temporanea. Per finire in modo meno serioso, io vi racconto un fioretto di frate Pacetta.

Nazzareno Zanni

Maria, rifugio dei terremotati, prega per noi

La festa della Madonna della Rocca a Cento

di Giuseppe De Carlo
della Redazione di MC

IN CONVENTO 01 (Giuseppe De Carlo)La ricorrenza

In contemporanea alla Chiesa universale, che nel pieno del ferragosto festeggia l’Assunzione di Maria in cielo corpo e anima, i Centesi e gli abitanti del circondario fanno grande festa alla Madonna della Rocca, che invocano anche col titolo di «Salute degli infermi».

L’origine della festa risale al 1722, quando l’immagine della Madonna era ancora in una stanza della Rocca di Cento, presidio militare e in cui era stata dipinta probabilmente verso la fine del 1400. Ben presto non solo i soldati, ma anche molta gente comune accorse a venerare la sacra immagine perché si era diffusa la notizia di numerose grazie ricevute. Il papa Innocenzo XIII permise la celebrazione della messa nella stanza della Rocca e il 16 luglio 1722 concesse l’indulgenza plenaria ai fedeli che visitavano e pregavano alla presenza all’immagine della Madonna, dai primi vespri del 14 agosto fino al tramonto della solennità dell’Assunta. Con ciò iniziava la tradizione di festeggiare la Madonna della Rocca nel giorno dell’Assunta.

Nel 1804 la Rocca fu trasformata in carcere giudiziario, rendendo così inaccessibile ai fedeli la cappella, con tutta quella gente poco raccomandabile. L’immagine della Madonna fu allora trasferita nella vicina chiesa dedicata allo Spirito Santo e officiata dai Canonici Regolari. I Cappuccini, nel 1857, subentrarono ai Canonici Regolari nella cura della chiesa che custodiva la venerata immagine della Madonna della Rocca.

Fin dall’inizio del loro servizio i Cappuccini si preoccuparono di favorire e incrementare la devozione alla Beata Vergine della Rocca, trovando nei Centesi una generosa risposta, in particolare nella celebrazione della festa, fissata al 15 agosto, solennità dell’Assunzione di Maria, e che ha acquisito e conservato nel tempo caratteristiche sue proprie, che ancor oggi dimostrano in pieno la loro vitalità. Le manifestazioni religiose iniziano normalmente il 7 agosto con un ottavario di preghiera e di predicazione a carattere mariano. Anche se è prevalsa quasi sempre la presenza di predicatori cappuccini, non sono mancati tuttavia predicatori di altri ordini religiosi, di sacerdoti diocesani e anche di religiose.

IN CONVENTO De Carlo 02La predicazione

La predicazione si svolge in genere durante le messe, che negli ultimi anni si celebrano quotidianamente alle 9 e alle 18.30, e in maniera variata la sera dopo cena, a seconda delle iniziative che vengono favorite di anno in anno. Quest’anno, in occasione dell’Anno della Fede, è stata fatta la lettura commentata della Lettera apostolica Lumen fidei di papa Francesco. Inoltre, sempre quest’anno, durante l’ottavario, l’immagine della Madonna è stata portata in alcuni luoghi significativi: nel monastero delle monache agostiniane e in due case di riposo per anziani. L’iniziativa è stata molto ben accolta e ha visto la partecipazione entusiasta non solo dei diretti interessati, ma anche di volontari e di fedeli dall’esterno.

Si entra nel cuore della festa al vespro del 14 sera, quando la corale del santuario apre la liturgia con il canto dei primi vespri, per poi animare le liturgie che si susseguono durante tutta la festa. La celebrazione eucaristica principale del 15 agosto è naturalmente quella presieduta dal vescovo, in genere alle 10.30.

Tutto questo insieme di celebrazioni si svolgevano all’interno del Santuario, ma solo fino al 2011, quando il terremoto del maggio 2012 ha colpito duramente e ripetutamente anche la struttura del Santuario della Madonna della Rocca, compreso il campanile. Da allora, anche le celebrazioni per la festa, come tutte le celebrazioni durante l’anno, si svolgono all’interno di gazebo installati nell’orto-parco del convento o addirittura all’aperto. Un altro momento particolarmente significativo si svolge nel pomeriggio verso le 17, quando i genitori portano i bambini per ricevere la benedizione della Madonna. Ora che si svolge tutto nel parco del convento i bambini si muovono con molta libertà, non mancando di fare scorribande in ogni dove, ed esprimono il loro amore alla Madonna senza temere di essere rimproverati se esibiscono le loro capriole sull’erba del prato.

La processione e la festa

Al culmine delle celebrazioni si svolge la processione con l’immagine della Beata Vergine della Rocca, che si snoda per più di un’ora dalle ore 21, attraversando le strade della città, accompagnata da preghiere e dal suono della banda cittadina. Certo non si direbbe che sia il 15 agosto, nel pieno della calura estiva, quando le città sono deserte per le vacanze. I Centesi e quelli del circondario tornano dalle ferie perché vogliono festeggiare la Madonna della Rocca, in particolare per partecipare alla processione. Mentre il fiume della processione avanza lentamente, a chi alza lo sguardo appaiono le finestre e i balconi delle case addobbati con drappi, con tanta gente, che pur non camminando nella processione, vi partecipa guardando e… pregando dalla propria abitazione. Tanti sono ai bordi delle strade che si segnano al passaggio dell’immagine della Madonna che procede nella sua fioriera portata a spalle dalla Compagnia del Santissimo di Penzale o dalla Compagnia del Rosario. Al ritorno nel parco del convento, l’immagine della B. Vergine della Rocca viene collocata al posto di onore, sotto l’azzurra cupola del cielo, in mezzo a tanti fiori e al verde degli alberi. Lì si ascolta il discorso finale del predicatore, si fa l’atto di affidamento a Maria e per intercessione della Beata Vergine della Rocca si impartisce la benedizione alla città e a tutto il territorio che vi gravita attorno.

Ma la festa non è ancora finita! La banda intrattiene la popolazione con brani di musica scelta, che “costringe” a rimanere nella gioia provata durante la processione e le funzioni religiose. La gente, intanto, è impegnata a estrarre dalle apposite urne i biglietti per la pesca di beneficenza, scruta nel mercatino dell’usato, e visita gli espositori degli oggetti religiosi per conservare un ricordo della festa.

La festa non avrebbe avuto il suo successo se il terremoto non avesse aguzzato le meningi fantasiose dei collaboratori che, vedendosi costretti a organizzare tutte le iniziative collaterali alle funzioni religiose nel parco, hanno pensato bene di trasformare la casetta degli attrezzi dell’orto in un bar e il garage delle auto dei frati in una dispensa-cucina: ne è risultato il «bar-ristorante ai cappuccini». In questo modo, dall’1 al 18 agosto il parco del convento è diventato il ritrovo di tanti Centesi, dai bambini più piccoli alle persone più anziane, ma tutti contenti, perché dicevano: «Andiamo dai frati non solo per pregare, per confessarci e per la messa, ma anche per mangiare, ballare e stare in compagnia». Con soddisfazione di tutti.

Tirando la conclusione di tutto, si deve riconoscere che la Madonna della Rocca è sempre più nel cuore dei Centesi, e che i Centesi sono sempre più nel suo cuore, perché riprendano coraggio e speranza pur tra le difficoltà causate dal terremoto, e non solo da quello.