Rileggere ora, a poche settimane dall’inizio della quinta edizione del Festival Francescano (Rimini, 27/28/29 settembre 2013) l’articolo pubblicato sulle pagine di Messaggero Cappuccino di aprile fa un po’ effetto. Era l’inizio di un cammino, con le (poche) certezze, i (tanti) dubbi, gli interrogativi e le speranze che accompagnano ogni nuova strada che si decide di percorrere.

Caterina Pastorelli 

Il cammino del Festival “In cammino”

Voci, suoni, immagini e incontri per valorizzare l’appuntamento in piazza

Image 179Ancora una volta, dopo le tre edizioni di Reggio Emilia e la prima dell’anno scorso a Rimini, c’era il desiderio del Movimento Francescano dell’Emilia-Romagna di “scendere nelle piazze con questo Festival, in quelle piazze che Francesco frequentò prima e dopo la sua conversione perché era quello l’habitat naturale per poter incontrare le persone.

Per questo abbiamo pensato di ritornare in piazza. Il Festival Francescano, infatti, vuole essere una proposta di evangelizzazione, di riappropriazione di un modo semplice di andare incontro alle persone, a tutti coloro che desiderano scoprire un senso bello della vita, un senso profondo e, attirati da Francesco, Chiara e Antonio e da tutti i santi francescani si lasciano avvicinare, incuriositi” (fra Matteo Ghisini, presidente del Movimento Francescano dell’Emilia-Romagna, in occasione della conferenza stampa di presentazione della quinta edizione del Festival che si è tenuta a Roma, presso la sede di Radio Vaticana a inizio giugno).

È per realizzare questo incontro che negli ultimi mesi i gruppi hanno lavorato, per proporre oltre cento iniziative - fatte di voci, immagini, parole, suoni, gesti - ritenute le più adatte per comunicare a tutti, bambini e ragazzi, adulti e famiglie, laici e religiosi, in stile francescano il tema scelto per questa edizione e già presentato nel manifesto scientifico: il cammino. In questa lunga preparazione, ci ha accompagnato una frase di papa Francesco, pronunciata qualche settimana dopo l’elezione e che speriamo di essere riusciti a tradurre e concretizzare nel programma del Festival Francescano 2013: “L’opzione fondamentale è scendere per le strade e cercare la gente: questa è la nostra missione. Il rischio che corriamo oggi è quello di una Chiesa autoreferenziale: simile al caso di molte persone che diventano paranoiche e autistiche, capaci di parlare solo a loro stesse”.

Image 194Voci

Sin dalla prima edizione, il Festival Francescano ha sempre cercato di lasciare la parola ad autorevoli esponenti non solo del mondo religioso e teologico, ma anche accademico, culturale e della società civile che permettessero una visione ampia e da più prospettive dello stesso tema. Un’attenzione portata avanti anche quest’anno, ancor più che il tema del cammino, personale e collettivo, sul sentiero verso Dio e verso gli altri, sulle mete spirituali e verso nuovi stili di vita, naturalmente porta in sé il valore dell’apertura, della scoperta e della novità.

L’aspetto storico dei pellegrinaggi sarà approfondito dal prof. Franco Cardini - già ospite nelle edizioni passate del Festival Francescano - con una conferenza dal titolo “Sulle vie dei pellegrini” (venerdì 27 settembre, ore 9.30), mentre Fiorella Dallari, esperta di turismo, ci aiuterà a scoprire il significato del viaggio a partire dal pellegrinaggio cristiano fino alle nuove pratiche di viaggio dei giorni nostri (“Viaggi dell’anima tra spiritualità e cultura”, venerdì 27 settembre, ore 9.30).

Lo sviluppo del tema del viaggio attraverso l’arte sarà affidato a Beatrice Buscaroli, critica d’arte e direttore artistico delle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna (venerdì 27 settembre, ore 11.00), e Massimo Pulini, storico d’arte e Assessore alla Cultura del Comune di Rimini, con un incontro dedicato a “La fuga in Egitto e la poetica degli affetti” (sabato 29 settembre, ore 17.30).

L’attore Moni Ovadia parlerà del tema biblico dell’Esodo e del cammino verso la libertà (domenica 29 settembre, ore 11.30); lo psicologo cappuccino Giovanni Salonia darà al tema una lettura di taglio esistenziale (“Odòs. La via della vita”, venerdì 27 settembre, ore 11.00) e Maurizio Pallante, Presidente dell’Associazione Movimento per la Decrescita Felice, ci farà scoprire gli effetti positivi dell’adozione di nuovi stili di vita (“Meno e meglio, un percorso alternativo”, sabato 28 settembre, ore 15.00).

Image 199Diversi esponenti del mondo francescano aiuteranno a capire e a interpretare quell’invito di san Francesco a essere “forestieri e pellegrini” (Regola Bollata VI,1): il frate cappuccino Raniero Cantalamessa ci accompagnerà in una riflessione sulle parole che Gesù rivolse ai suoi discepoli: “Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura” (domenica 29 settembre, ore 15.00); Egidio Canil, frate conventuale, presenterà la figura e i pellegrinaggi di sant’Antonio (domenica 29 settembre, ore 9.30); Oriano Granella, missionario cappuccino in Turchia, ci farà scoprire la figura di Eteria, pellegrina del IV secolo (venerdì 27 settembre, ore 11.00) e con Martín Carbajo Núňez, Rettore Magnifico della Pontificia Università Antonianum, indagheremo la differenza tra “Il pellegrino e il turista” (sabato 29 settembre, ore 11.00).

Di notevole spessore e di estrema attualità anche le tavole rotonde proposte, che ampliano e arricchiscono di nuove sfumature il tema del viaggio: il sociologo Khaled Fouad Allam e Claudio Monge, padre domenicano responsabile del Centro di documentazione interreligiosa di Istanbul, dialogheranno con il giornalista Aldo Maria Valli in una conferenza dal titolo “Stranieri con Dio. L’ospitalità nei tre monoteismi” (domenica 29 settembre, ore 16.30), mentre Margherita Boniver, fondatrice della sezione italiana di Amnesty International e la poetessa italo-etiope Gabriella Ghermandi si confronteranno con Ugo Sartorio, direttore del Messaggero di sant’Antonio, sul tema della migrazione.

Inaugurerà il Festival Francescano 2013 Francesco Lambiasi, vescovo di Rimini (venerdì 27 settembre, ore 17.30) e sarà il conduttore tv Patrizio Roversi a concludere questo cammino con lo spettacolo-testimonianza “Viaggiatore per passione” (domenica 29 settembre, ore 18.00).

Suoni e immagini

Ricco è anche il programma degli spettacoli e delle mostre, che cercano di arricchire con suoni e immagini le riflessioni sul cammino offerte dalle conferenze.Image 200

Venerdì sera conosceremo il mondo dell’emigrazione con L’orda. Storie, canti e immagini di emigranti, spettacolo teatrale di Gian Antonio Stella, con Gualtiero Bertelli e la Compagnia delle Acque, mentre sabato sera, alle ore 21.15, farà tappa a Rimini con il suo tour “Sulla strada” il cantautore Francesco De Gregori (si tratta dell’unico evento a pagamento, con un biglietto a prezzo contenuto di 20 euro). La domenica (ore 17.30), invece, è dedicata ai più piccoli, con l’ormai tradizionale concerto del Piccolo Coro dell’Antoniano “Mariele Ventre”, che festeggerà insieme a noi i 50 anni dalla fondazione.

Numerosi sono anche gli spettacoli inseriti tra le attività didattiche proposte agli studenti delle scuole di Rimini e provincia che verranno replicati il pomeriggio, per tutte le famiglie. Tra questi, Antonio dei miracoli e La valigia del Santo, spettacolo teatrale del clown Sergio Procopio.

Importanti e originali anche le mostre e le installazioni realizzate per l’occasione, che permetteranno di scoprire la figura del frate questuante e del beato Amato Ronconi e di cogliere la presenza di sant’Antonio nella città di Rimini, anche grazie a un dipinto del Guercino raffigurante il Santo. Una mostra, inoltre, sarà dedicata al tema biblico della “fuga in Egitto” e un’altra, di arte contemporanea, ci presenterà il tema del viaggio da diverse prospettive.

Image 205Incontri e silenzio

Image 206Ciò che caratterizza il Festival Francescano è la sua capacità di dare vita alla piazza, di animarla di incontri, di relazioni e di contenuti. Per questo il programma dedicato alle attività di piazza, ai laboratori e ai worskshop è sempre più ricco e il desiderio è quello di coinvolgere attivamente non solo i bambini che si lasciano rapire dalle magie di Frate Mago, Maga Maghella o Mally Clown, che seguono il Kamishibai in viaggio di Matta e Feli, che viaggiano attraverso la nostra penisola con Il gioco d’Italia, ma anche gli adulti, offrendo loro l’opportunità di approfondire temi di loro interesse attraverso la modalità del workshop. Sono infatti una novità di quest’anno il laboratorio di Teatro dell’Oppresso e cittadinanza attiva; quello dedicato all’esperienza di fede e alla scrittura collettiva; oppure quelli legati ai nuovi stili di vita, che promuovono un’attenzione al consumo dell’acqua e alla scelta dei prodotti da acquistare in base agli imballaggi. Anche le fast conference, brevi testimonianze che attraverseranno tutte le giornate in contesti e momenti non istituzionalizzati, saranno occasione di incontro, come il silenzio dei momenti di preghiera, delle celebrazioni eucaristiche, della preghiera francescana che ci permetterà di metterci in cammino verso quella felicità che ci può venire solo dall’incontro con Dio.

Un incontro che aiuta a scoprire quel senso bello e profondo della vita che può mettere tanti “in cammino” verso il Festival Francescano.


Il programma completo è su www.festivalfrancescano.it.

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