Il monte della preghiera

La Verna, donata a Francesco per dare consistenza geografica ai suoi valori


Image 216Terra benedetta

Esistono luoghi che parlano. Luoghi che con la loro luce, la loro terra, le loro rocce, i loro alberi, i loro silenzi… rendono talmente vive le emozioni e le sensazioni che ciascuno prova, che non si fa fatica a trovare le parole per esprimerle.

E se le parole che Francesco d’Assisi scrive nella sua cella sul monte della Verna e affida a frate Leone sono quelle, così semplici ma così dirompenti, delle Lodi di Dio Altissimo - «Tu sei umiltà, Tu sei pazienza, Tu sei bellezza, Tu sei mansuetudine, Tu sei sicurezza, Tu sei quiete» - sicuramente questo monte è uno di quei luoghi che parlano. Un luogo che parla di Dio e di san Francesco; di preghiera e di penitenza; di solitudine e di Amore.

Lo stesso Amore che il conte Orlando Cattani da Chiusi deve avere sentito nelle parole del Santo quando, a San Leo, in piedi su un muretto, parla con trasporto ed entusiasmo del bene più grande, di Dio: «Tanto è quel bene ch’io aspetto, che ogni pena m’è diletto» continua a ripetere e il conte Orlando ascolta, sente crescere in sé il bisogno di parlare con quell’uomo, di aprirgli il cuore sulla sua anima.

È l’8 maggio 1213. Frate Francesco e frate Leone, instancabili predicatori, stanno attraversando la regione del Montefeltro per raggiungere la Romagna quando, nel castello di San Leo, si imbattono nell’investitura di un cavaliere. La piazza è gremita di persone. È un’occasione preziosa per parlare del vangelo, di Dio, di Amore e Francesco non se la lascia scappare: «Andiamo quassù a questa festa, però, che con lo aiuto di Dio noi faremo alcuno frutto spirituale» [FF 1897].

L’incontro

Francesco predica con tanto trasporto e fervore da attirare l’attenzione di tutti i presenti. Tra questi, c’è anche il conte Orlando Cattani da Chiusi di Casentino, un ricco signore di Toscana che finalmente può ascoltare di persona quel Santo di cui aveva già tanto sentito parlare e per il quale nutriva una grande devozione.

Francesco parla e ogni parola si fa spazio nell’anima del Conte, che sente il bisogno di confidarsi con il santo. I Fioretti non riportano questo dialogo, ma ne raccontano il frutto: un dono. Il conte Orlando, infatti, possiede in Toscana un monte solitario e selvatico adatto alla contemplazione, alla preghiera e alla penitenza e lo regala a Francesco, cogliendo il suo desiderio di vivere in solitudine per poter essere tutto di Dio e nel silenzio per poter ascoltare la sua Parola. Dopo aver mandato due suoi compagni a verificare il luogo, Francesco accetta il dono e il monte della Verna diventa il “suo” monte. Diventa il monte della preghiera, del raccoglimento, della radicalità del vangelo, dell’incontro intimo e diretto con Dio. È qui, infatti, che nel 1224 Francesco riceve le stimmate, diventando la parola di amore che per anni aveva meditato, vissuto e annunciato. I Fioretti raccontano che: «in questa apparizione mirabile tutto il monte della Vernia parea ch’ardesse di fiamma isplendidissima, la quale risplendeva e illuminava tutti li monti e le valli d’intorno, come se fusse il sole sopra la terra» [FF 1920].

Una fiamma che risplende ancora oggi, ottocento anni dopo il dono del monte della Verna a Francesco d’Assisi. Un anniversario da celebrare, come stanno facendo i comuni di Chiusi della Verna e San Leo e il Santuario della Verna promuovendo un calendario di iniziative di carattere storico e culturale per ricordare l’evento che ha cambiato la storia di questo territorio e che ha portato a uno dei più mistici episodi della cristianità. Ancora oggi, infatti, il monte della Verna è meta di numerosi pellegrini che, in cammino sulle orme di san Francesco, cercano in questo luogo quell’incontro con Dio di cui il Santo è stato il testimone.

Le prime iniziative si sono svolte in maggio, con un pellegrinaggio da San Leo alla Verna e una rievocazione storica dell’incontro tra Francesco e il conte Orlando, ma proseguono per tutta l’estate per concludersi con la celebrazione della solennità di san Francesco (4 ottobre) alla Verna e con il convegno di studi “San Francesco, San Leo, il Montefeltro” presso il Palazzo Mediceo di San Leo il 12 ottobre.

Image 218Celebrazioni

Nei mesi estivi sono numerosi e di varia natura gli appuntamenti proposti. Tutte le domeniche di luglio e agosto sarà possibile passeggiare nel cuore del monte della Verna per scoprire il valore naturalistico di questa foresta monumentale; il 20 luglio, nel centro storico di Chiusi della Verna, si potrà essere invitati “Alla Corte del Conte”, un percorso enogastronomico medievale con musiche e danze dell’epoca, e, il giorno successivo, partecipare alla rievocazione storica della donazione del Monte a Francesco e seguire il corteo storico che dal Comune giungerà al Santuario della Verna passando dall’antica strada pedonale.

Il 25 luglio, a San Leo, i Frati Minori della Verna animeranno una festa in piazza con canti e giochi e si prepareranno per la partenza della XXXIII Marcia Francescana (www.marciafrancescana.it), un cammino di dieci giorni per giovani che, passando dalla Verna, li condurrà ad Assisi, per accogliere il dono di Dio: il Perdono.

Il 4 agosto a Chiusi verrà proposto un convegno nel quale la storica Claudia Tripoli descriverà la figura del conte Cattani e il suo rapporto con san Francesco, mentre la storica dell’arte Nicoletta Baldini, attraverso le fonti francescane e le recenti ricerche, presenterà lo sviluppo del convento della Verna. Presso questo Santuario, il 17 settembre verrà celebrata la solennità delle Stimmate di san Francesco, con una santa Messa presieduta da fra José Rodriguez Carballo, Ministro generale dei frati minori.

Ancora una volta, probabilmente, risplenderà una «fiamma isplendidissima» che illuminerà il monte e le valli e che giungerà fino a Rimini, dove qualche giorno dopo verrà inaugurata la quinta edizione del Festival Francescano (27, 28 e 29 settembre) che ricorderà il passaggio di san Francesco attraverso la Romagna e che, come lui, si metterà “in cammino”.

Per info sulle celebrazioni dell’VIII centenario del passaggio di san Francesco a San Leo e della donazione del Monte della Verna:

www.santuariolaverna.org

www.comune.chiusi-della-verna.ar.it

www.comune.san-leo.rn.it