Dico la mia

Si chiamano “moderati”. Moderati e centristi hanno svilito l’istituto del lavoro subordinato conla Legge Maronidel 2003, stravolgendo una consolidata giurisprudenza in materia: oggi abbiamo 46 tipi diversi di contratti tutti precari. Al motto “+ flessibilità = + produttività” è seguito il decennio che ha segnato indici piatti per produttività e crescita… I “tecnici” cosa fanno? Modificano l’Art. 18 della Legge 300/70, sostanzialmente invertendo l’onere della prova nei casi di licenziamenti illegittimi: che oggi è a carico del soggetto per definizione più debole.

Le pensioni italiane sono le sole nei paesi dell’OCSE a non essere legate o alla dinamica dei salari o all’inflazione. In quindici anni le pensioni italiane hanno perso il 30% del potere di acquisto. I tecnici cosa fanno? Azzerano l’adeguamento (parziale) all’inflazione per le pensioni d’importo maggiore di 1.405 euro per 2012 e 2013. Il danno è velenoso: ora si vede appena, ma alla fine del 2013 mancherà ai pensionati quasi una mensilità e sarà così sempre, accentuando nel tempo la perdita di potere di acquisto reale. Se non ci si adeguerà ai sistemi di indicizzazione degli altri Paesi industrializzati. Ma già il Governo Dini (un altro “moderato”) avrebbe voluto eliminare del tutto l’adeguamento.

Non potrebbero chiamarsi “conservatori”, poiché questi ultimi mostrano generalmente anche dei valori da conservare, oltre alle ricchezze; salvo che, tra finanza creativa e morale innovativa, i valori dei cosiddetti moderati non siano i sette vizi capitali. Non oso pensare a cosa farebbero se si chiamassero “reazionari”…! Oggi le oligarchie rappresentano bene quel 10% di famiglie che detiene il 50% della ricchezza in Italia. Magari quei manager che, apportando i peggiori risultati alle aziende, ottengono i migliori emolumenti, pari in un anno a quanto un salariato medio guadagnerebbe in cinque vite.

Reazionari poi contro cosa? Controla Costituzione, lo Stato di diritto, lo Statuto dei lavoratori.

Moderati, centristi e tecnici hanno propalato la favola dei giovani che sono oggi in ristrettezze perché i padri hanno scialacquato. La storia è diversa: per aggredire i redditi e i patrimoni dei genitori, quei “gentlemen” hanno precarizzato tutti i figli (tranne i loro) affinché debbano essere assistiti dai genitori. In più tagliano ai genitori le pensioni, fanno loro pagare l’IMU anche sulla prima casa e applicano l’aliquota massima alla casa affidata in comodato gratuito al figlio; che non può certo acquistarne una.

Per loro è intollerabile che il 50% della ricchezza italiana sia ancora in mano al 90% delle famiglie italiane: troppo! Infatti il minimo benessere lascia il tempo di pensare anche alla cosa pubblica e non va proprio bene: «alla democrazia ghe pensi mi!».

Classi dirigenti italiane, incapaci di acquisire il consenso attraverso le regole della democrazia, disposte a concedere ad avventurieri e cialtroni il potere di condurre al disastro il Paese; ma sempre pronte, dopo averci straguadagnato per vent’anni, a ripresentarsi con la faccia educata e ragionevole: ora ci siamo noi! Importante è che se governano loro possano modificare con pochi voti anchela Costituzione; se invece le classi subalterne vincessero le elezioni, non possano poi governare senza pesanti condizionamenti.

Propongo di vietare i discorsi dei politici finché non rispondano alla prima domanda, cruciale nel 2013: «A chi prendere i soldi?».

Saverio Bonazzi - Bologna

Eravamo in dubbio se tenere o no questa rubrica delle “Lettere in Redazione”, vista la scarsa utilizzazione che ne viene fatta, probabilmente anche per la difficoltà oggettiva di tenere viva una corrispondenza con cadenza tra il mensile e il bimestrale. Poi abbiamo ricevuto questa lettera e ci siamo detti che temi come questi purtroppo restano attuali da molto tempo e per molto tempo.

Su questi argomenti caldi e attuali le opinioni possono ovviamente divergere: Saverio ha detto la sua, aspettiamo che voi diciate la vostra. Questa pagina è a vostra disposizione e il dialogo è sempre utile.

padre Dino Dozzi