EVIDENZIATORE

Filodrammatica “Casa del Fanciullo” di Imola. 70 anni… e non sentirli

Storia e personaggi della compagnia teatrale

Edizioni Il Nuovo Diario Messaggero, Imola 2011, pp. 111

«C’è chi dice che il passato non è altro che il presente della memoria. Ma in realtà anche il ricordo è selettivo, spesso rimuove i dolori, ha degli spazi bianchi, restituisce talvolta in maniera discordante gli stessi fatti; e questa legge vale anche per un libro che si avventura a far rivivere ben settanta anni dell’esperienza teatrale e di vita della Filodrammatica della Casa del Fanciullo di Imola. E allora l’impegno prolungato e puntiglioso dell’Associazione è stato quello di confezionare un prodotto editoriale controllato e garantito di cui, attraverso gli scritti e le fotografie dei teatranti di ieri e di oggi, emergesse un’immagine verosimile della Compagnia, proprio attraverso le loro verità parziali circa le radici, i cambiamenti (ovvero la crescita), le persone indimenticabili (quelle ancora vive e quelle purtroppo morte), gli episodi curiosi (tanti) che hanno fatto della Casa del Fanciullo il centro di interesse di ben due generazioni di imolesi». Dalla premessa del libro di Mauro Guerzoni traiamo l’invito a contribuire, per quello che la nostra memoria ci permette di ricordare, anche con piccoli frammenti a completare questo affascinante mosaico.

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Paolo Martinelli

La verità nell’amore

Edizioni Terra Santa, Milano 2012, pp. 239

Le omelie e gli scritti pastorali, contenuti in questa raccolta, ci permettono di scoprire in sintesi questa singolare figura di teologo paziente, esperto dei padri della Chiesa e delle origini cristiane, e di pastore appassionato e sollecito nella cura del suo gregge. Scorrendo queste pagine, incontriamo numerose figure di “personalità totali”, figure che, come nel primo millennio, affiancavano il ruolo di studiosi rigorosi delle Scritture a quello di pastori attenti e sensibili alla vita del popolo di Dio.

Le omelie e le lettere pastorali di monsignor Padovese sono, da una parte, semplici e immediate e vanno dirette al cuore dell’interlocutore, dall’altra sono continuamente impreziosite da citazioni ricavate dagli scritti dei padri della Chiesa e di autori contemporanei. Esse ci mostrano il profondo legame che univa monsignor Padovese, assassinato a Iskenderun in Turchia nel giugno 2010, alla tradizione cristiana, cercando contemporaneamente un’intelligente apertura alla società di oggi. E, forse, è stato proprio questo suo saper rinnovare e rivitalizzare il messaggio cristiano che ha, più o meno direttamente, armato la mano omicida.

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www.amnesty.it

sito italiano di Amnesty International

«Aprite il vostro giornale ogni giorno della settimana e troverete la notizia che da qualche parte del mondo qualcuno viene imprigionato, torturato o ucciso perché le sue opinioni o la sua religione sono inaccettabili al suo governo». Così iniziava un articolo pubblicato nel 1961 sul quotidiano londinese The Observer. Dalla provocazione di questo articolo e dalla campagna per i prigionieri dimenticati che ne seguì, nacque nel 1961 Amnesty International. Da allora e per tutti questi cinquant’anni molte campagne si sono susseguite, per i prigionieri dimenticati, contro la pena di morte, fino alla più attuale “Io pretendo dignità”, in difesa delle donne. Sono tante le azioni intraprese, e tanti i risultati ottenuti, in mezzo secolo di lavoro. Centinaia di migliaia di persone hanno ritrovato la libertà o hanno avuto la vita salvata grazie a un appello. Diverse norme internazionali, come il Protocollo opzionale dell’Onu sui bambini soldato o la Convenzione sulle sparizioni forzate, sono state sviluppate grazie al contributo di Amnesty International, la cui mobilitazione ha aperto la strada all’istituzione della Corte Penale Internazionale.