Image 009Bugie ed effetti collaterali

di Dino Dozzi
Direttore di MC

Monti ci sta provando a convincere i mercati che si può tornare a investire in Italia: ci riuscirà? Perché la fama che ci accompagna non è delle migliori. Diceva sorridendo un vecchio cappuccino tedesco: «Come si fa a fidarsi degli italiani? Cominciano la guerra con noi e la finiscono contro di noi!». Giuseppe Prezzolini sosteneva che i principali nostri difetti sono: la mancanza alla parola data, il servilismo, l’individualismo esagerato, l’abitudine all’inganno.

Il tutto pare venga da lontano e Machiavelli ha solennemente teorizzato il realismo utilitaristico dei governanti, svincolato dalla morale e attento solo ai risultati: l’ipocrisia e la bugia sono i mezzi normali e necessari per raggiungere il fine. Gli esempi di questa “arte italiana del vivere” o “duttilità di pensiero e d’azione” sono numerosi. Dalle conversioni di massa all’antifascismo subito dopo la fine della seconda guerra mondiale a quelle che, da qualche anno, fanno scuotere la testa in senso dispregiativo al solo nominare la “Democrazia Cristiana”.

Persone oneste, leali e veritiere cercansi. Ce n’è un gran bisogno in ogni campo. Nella politica e nell’economia, nel lavoro e nella cultura, nella famiglia e nella Chiesa. Non bisogna dire le bugie: è uno dei primi doveri inculcati dai genitori ai bambini. I quali però fanno poi presto a smascherare le bugie dei genitori, che si difendono dicendo che le loro sono “a fin di bene”. E nasce così la caccia al “bene” che giustifica le bugie: tutti, principescamente, a scuola del Segretario fiorentino. L’ipocrisia e il fariseismo, le contorsioni dialettiche e il politichese, il parlare per nascondere e lo scrivere per non farsi capire e magari poter entrare a far parte di quell’élite di intellettuali tanto “profondi e complessi” da risultare incomprensibili forse anche a se stessi: sono tutte espressioni diverse di bugia, di inganno, di strumentalizzazione.

Fino a cinquant’anni fa, le persone semplici, per significare che una cosa era certamente vera, dicevano: «L’hanno detto alla televisione». Oggi questo non lo dice più nessuno: non perché sia maturata una valutazione critica che porta a verificare chi l’ha detto e in quale canale televisivo, ma perché, dopo tanto inganno, anche i semplici hanno perso la fiducia, e non solo nella tv, ma anche nella parola e nello scritto che entrano nella quotidianità. Ci sentiamo sempre di più circondati da “bugiardini”. Dopo tante bugie e tante promesse non mantenute, si sta perdendo la fiducia addirittura nelle descrizioni dei farmaci e dei prodotti alimentari. Si sta perdendo la fiducia nell’altro, in quel che dice e in quel che fa. Questo è drammatico.

Quando non si riesce più ad avere fiducia negli altri, non si riesce più ad avere fiducia neppure in Dio. Occorre ricostruire la fiducia. La salvezza viene dalla fede, ripeteva con forza Paolo all’inizio del cristianesimo. La salvezza viene dalla fiducia, dobbiamo continuare a ripetere noi anche oggi. La salvezza della nostra economia viene dalla fiducia dei mercati da ricostruire. La salvezza della famiglia viene dalla fiducia vicendevole dei coniugi. La salvezza dei ragazzi viene dalla fiducia da ricostruire nei genitori e negli insegnanti. La salvezza sociale viene dalla fiducia da ricostruire nello Stato e nelle sue istituzioni.

Le bugie, gli inganni e le strumentalizzazioni del passato hanno ucciso la fiducia. L’operazione fiducia va portata avanti mediante l’operazione verità. L’attenzione del Papa su questo aspetto appare ad alcuni persino eccessiva. Ma egli si rende ben conto che l’azione della Chiesa è efficace solo se essa è circondata dalla fiducia e che tale fiducia è stata in passato pesantemente tradita e che dunque va assolutamente recuperata con l’operazione verità. È una cura pesante, ma si tratta di vita o di morte.

Come europei e come italiani, come cittadini e come cristiani, come persone semplicemente, abbiamo assoluto bisogno di recuperare fiducia gli uni negli altri. Monti ci prova politicamente ed economicamente, Benedetto XVI ci prova religiosamente. Noi di MC ci proviamo da queste pagine e invitiamo i lettori a provarci in tutti i modi possibili: diamoci una mano a ricostruire la fiducia.