Evidenziatore


Luca Meacci

Servizio Missionario

Edizioni Scout Agesci/Fiordaliso, Roma 2011, pp. 57

Un testo sulla missione per presentare, in sintesi, l’esperienza missionaria e alcuni aspetti particolari della stessa, rivolto ai ragazzi e agli adolescenti, ma interessante anche per gli adulti. È come un test per scoprire se, nella vita, ci riteniamo superflui o essenziali o anche per capire se lo stile che conferiamo alla nostra esistenza sia sobrio o sprecone. È uno stimolo ulteriore, tradotto in metodo di gioco, ad introdurre nel nostro quotidiano quelle piccole scelte che ci aiutano a poco a poco a modificarlo, orientandolo verso una riscoperta di quella missionarietà che deve essere parte essenziale del nostro essere cristiani, per non identificare il mondo della missione sempre solo in un gruppetto di sacerdoti e religiosi con idee molto singolari. Arricchito dalle belle immagini di Simona Spadaro, il libro presenta anche una sorta di decalogo su quali siano i compiti di chi vuol ritrovare dentro di sé questa dimensione indispensabile. Il testo chiude con una ricca proposta di attività legate all’esperienza missionaria.

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Brunetto Salvarani

Il fattore R

EMI, Bologna 2012, pp. 150

L’autore apre una riflessione sul pluralismo interreligioso, considerando come, a volte, la visione massmediatica offerta delle religioni e le neonascenti frange fondamentaliste delle stesse non veicolino un’immagine positiva. Oltre al fatto che ad esse vengono imputati molti dei mali del mondo. Proprio mentre molte persone atee riconoscono alla religione un’utilità sociale con la quale potersi confrontare. In questa forbice tra smarrimento e riconoscimento del ruolo da assumere nel complesso contesto della “società liquida”, la religiosità si risveglia, trovando una funzione di indispensabile presenza, aggirando la pesantezza del dogmatismo e l’irrilevanza esistenziale di tanta obsoleta predicazione, riuscendo a coinvolgere le persone verso una più consapevole spiritualità. Il rilancio della dimensione del sacro aiuta tutti a ritrovare le tracce di se stessi nella confusione esistenziale e nella solitudine. Così, mentre altri si prodigano in sterili battaglie tra clericalismi e laicismi, il libro ci guida ad accogliere l’altro, con tutto il suo bagaglio culturale, quale elemento fondante di autocomprensione, che include anche una percezione profonda del pluriverso religioso.

A.C.

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www.piazzagrande.it

Una famiglia vera e propria non ce l’ho
e la mia casa è Piazza Grande,
a chi mi crede prendo amore e amore do, quanto ne ho

Piazza Grande è una bella canzone di Lucio Dalla dedicata a una delle parti più invisibili e fragili di ogni città: i senzatetto. Barboni, come li chiamano tutti senza fermare lo sguardo, che ci sfiorano agli incroci e che puntualmente ignoriamo, sospinti da pregiudizi, paure o cinismi travestiti da fretta. Da quella canzone è nata una storia che coinvolge, recupera e prova a ricreare dignità in queste persone: Piazza Grande è infatti il primo e principale giornale di strada, scritto, pensato e venduto dai senzatetto bolognesi per sensibilizzare contro ogni forma di esclusione sociale. La versione web è al sito www.piazzagrande.it: non è come fermarsi a un incrocio per comprare il giornale e scambiare quattro chiacchiere, ma è un primo passo per aprire gli occhi su queste problematiche che interessano sempre più persone, fragili e invisibili a causa della crisi.

Daniele Fabbri