“Disabilità” è uno dei tanti modi politically scorrect per parlare di una difficoltà, a volte molto seria, che ti accompagna nella vita: chissà se ne esiste uno veramente corretto, che non suoni come un elegante metodo per aggirare gli ostacoli e ignorare le persone. Noi il tema lo affrontiamo a modo nostro, con la verve umoristica di una nuova supereroina disabile, protagonista del fumetto “Sitgirl n. 1 - Amore e altri disastri” e il romanzo drammatico-ironico “Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte” di Mark Huddon, con protagonista un adolescente autistico.

Alessandro Casadio

Sitgirl n. 1 - Amore e altri disastri

un fumetto di Alessandro Casadio e Gabriele Naldi

La Mandragora, Imola 2012, pp. 52

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 Si tratta dell’ultimo lavoro di Alessandro Casadio, “fumettaro” ufficiale di Messaggero Cappuccino, coadiuvato dall’amico Gabriele, altro fumettaro doc. Il personaggio Sitgirl, che sarà protagonista di una miniserie di avventure, è una ragazza disabile, tenera e pasticciona, poco incline, come tutti i giovani, a cogliere le tonalità grigie della vita (il fumetto trasuda colore). Ha una peculiarità: in seguito ad una esplosione nucleare, la sua carrozzina, quella che le permette di muoversi, ha acquisito dei superpoteri, tra cui quello di volare e di poter fornire la strumentazione più disparata, necessaria per le diverse missioni. Missioni tutte quante riassumibili nello scopo di vita di combattere il male idealmente e concretamente. In chiave squisitamente umoristica, circondata da personaggi grotteschi (diavoli trafficoni, killer ipovedenti, rapinatori mammoni). Sitgirl, al secolo Penny Parker, vive intensamente la fatica della sua condizione di disabile e lancia, proprio attraverso il suo essere diversa, un messaggio all’umanità: la scoperta che ogni peculiarità che ci caratterizza, nel bene e nel male, fa di noi esseri unici e indispensabili in ricerca dell’amore degli altri a qualsiasi costo, contro tutti i pregiudizi che, a volte anche involontariamente, vengono appiccicati alle persone. Proprio per questo è sexy, al fine di sconfiggere (questa sarebbe la sua più grande impresa) l’idea comune di chi associa ai portatori di handicap un velo inamovibile ed antiestetico di tristezza, con poche cose da aspettarsi dalla vita. La vicenda del fumetto, dal segno teneramente naïf ed organizzata in tavole molto ben costruite, dove le figure dei personaggi si impossessano di tutti gli spazi, è ben supportata da una incalzante sceneggiatura che, senza tempi morti, riesce a rappresentare un ricco caleidoscopio di sentimenti ed emozioni. La dolce Sitgirl, come ci rivela la parte redazionale del fumetto, ha già fatto innamorare i suoi disegnatori, ora vuol provarci anche con noi. Può essere richiesta nelle librerie e alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Stefania Spiritelli