FOTO CHE PARLANO

di Annalisa Vandelli, fotoreporter

  

Ananas

Ti lascio un bel mazzo di ananas per pochi centesimi.
Ti lascio il sudore, il candore e l’odore di quei figli da crescere. E una felicità nuova si sciolga nella tua bocca per il sapore di un frutto che lega il cielo alla terra.
Ti lascio ciò che sfugge a una multinazionale, al suo occhio interinale, al suo rastrellare piante, animali e persone.
Ti lascio il mazzo che ti fanno… appoggiato al banco del genere alimentare.
A me resta un finestrino per toccare e per vedere a chi andrà la cura di giorni, la speranza, la pioggia poca e il sole in abbondanza.

 

Coca Cola

E se per caso ti vien sete, ricordati che cosa è il Natale.
Ti metto un post-it sulla testa che funzioni come una finestra del cielo da cui viene il babbo a portarti una pioggia già di ruggine.
C’è fretta e il bambinello è già un vecchio che ti indica il nuovo precetto: guarda il dito pacioccone,
assaggia la pozione che rende uguale il ricco al povero, l’italiano al keniano, il cristiano al musulmano.
E finalmente è natale per un mondo tutto uguale.
Se Gesù è venuto in terra per la giustizia universale, la Coca Cola ha realizzato il suo piano multinazionale.

 

Twende

Tu sei qui. Dove?
Se tu potessi scegliere il tuo posto in questa foto.
Guarda bene ogni dettaglio come un granello di polvere, come un uomo, come un oggetto…
guarda bene quanto mondo vive in pochi centimetri quadrati e a tutto tondo.
E guarda quanto dal denaro è mosso, quanto da dio e quanto dal tuo essere qui e ora. Lì e qui ora.
Trova l’ordine in questo caos universale.
E poi “twende”, di nuovo andare perchè la strada è lo specchio di tanto fare.