Si è tenuto a Ferrara il 15 e il 16 marzo l’evento “Ebraismo e Cristianesimo a Scuola. Sedici schede per conoscerci meglio”, promosso congiuntamente dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI) e dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI). Al centro del Convegno, che si è svolto presso il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – MEIS, c'è stata la presentazione di alcune schede sull’ebraismo destinate alla redazione dei libri di testo per l’insegnamento della religione cattolica.

 a cura di Barbara Bonfiglioli

 Ci conosciamo?

Collabora, il libro migliora, il mondo non vede l’ora 

di Barbara Bonfiglioli
della Redazione di MC

 L’evento di Ferrara è stato pensato in due momenti. Nel pomeriggio del 15 marzo è stato previsto quello istituzionale, con interventi brevi ma incisivi delle autorità locali e dei rappresentanti della CEI e dell’Ucei, che hanno condiviso le motivazioni del progetto e la soddisfazione del percorso fatto.

A questo è seguita la formale consegna delle schede ai rappresentanti delle case editrici di libri scolastici da parte del vescovo di Forlì-Bertinoro Livio Corazza (delegato dei vescovi dell’Emilia-Romagna per il dialogo interreligioso) e della presidente dell’UCEI Noemi Di Segni.

 Gli uni e gli altri

La sessione poi ha previsto la divisione dei partecipanti in gruppi per la visita delle mostre permanenti del MEIS. Grazie al direttore Amedeo Spagnoletto e al suo staff, i partecipanti hanno potuto conoscere questa bella realtà dell'Emilia-Romagna, che nasce per legge nel 2003 e consente di conoscere la continuità di un percorso ricco, in cui gli ebrei hanno portato all'Italia le proprie tradizioni e un fondamentale contributo culturale.
La giornata si è poi conclusa con due momenti, organizzati dalla Comunità Ebraica di Ferrara che ha condotto i partecipanti prima in un bel tour della Ferrara ebraica a cui è seguito quello più conviviale della cena, che ha consentito ai presenti una conoscenza più “leggera” e amicale.
La sessione del 16 marzo, invece, ha ospitato alcuni laboratori didattici rivolti agli insegnanti dei diversi ordini di scuola e agli operatori pastorali. Per questioni di tempo, si sono approfonditi solo 3 dei 16 temi presentati: la storia dell’ebraismo italiano, “Gesù ebreo” e gli aspetti inerenti ala terminologia e al linguaggio.
Con la presentazione delle schede si è giunti a dare luce a un progetto avviato più di tre anni fa e condotto, in modo sinergico e collaborativo, coinvolgendo un gruppo misto di redattori ebrei e cattolici. CEI e UCEI hanno dimostrato che si può operare insieme per una corretta conoscenza e trasmissione della tradizione e della storia ebraica alle nuove generazioni.
Altro elemento di valore è stato che, per la Segreteria generale della Cei, hanno lavorato insieme l’Ufficio nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso (Unedi), l’Ufficio nazionale per l’educazione, la scuola e l’università (Unesu) e il Servizio nazionale per l’insegnamento della religione cattolica (Irc).

 Se vogliamo libri migliori

È stato un lavoro fatto con costanza, iniziato all’interno del Tavolo ebraico-cristiano costituito presso la Cei. Fu quella la sede in cui si decise di sviluppare iniziative di dialogo e di collaborazione proprio a partire dal mondo della scuola. Già nel 2019 venne promosso il seminario ‘Ebraismo e cristianesimo a scuola’ dove prese forma l’idea di elaborare alcune schede per la redazione dei libri di testo per l’insegnamento della religione cattolica.
L’obiettivo era quello di fornire a quanti pubblicano libri di testo o che preparano materiali didattici per l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole la possibilità di attingere a fonti autorevoli per i contenuti relativi all’ebraismo, per evitare imprecisioni e omissioni. Si riscontra purtroppo ancora oggi un’informazione non esaustiva sulla tradizione ebraica e tutti siamo chiamati a fare la nostra parte per superare luoghi comuni e pregiudizi, e contrastare quelle visioni distorte ed erronee sull’ebraismo che ancora oggi alimentano fenomeni di antisemitismo, di discriminazione e di violenza.
A scuola è importante che si studi l’ebraismo e che se ne parli nella maniera più corretta e ampia, non solo relativamente al passato biblico o in occasione della Giornata della Memoria.
Nel dettaglio le 16 schede riguardano tre aree: “i concetti fondamentali”; “la vita della comunità ebraica” e “la storia dell’ebraismo”. Si parte dalla composizione della Bibbia ebraica o Tanakh e dalle diversità con quella cristiana per poi soffermarsi sull’unità tra Torah scritta e orale, sul nome di Dio nell’ebraismo, su Israele popolo eletto, sulla relazione tra giustizia e misericordia. Non poteva mancare il capitolo sui precetti che l’ebreo è tenuto a rispettare: 613 di cui 365 (come i giorni dell’anno) divieti e 248, il numero delle parti che compongono il corpo umano, doveri.
La seconda parte della pubblicazione si concentra maggiormente sui ritmi della comunità ebraica, il suo calendario, le feste e i riti, la centralità dello Shabbat, e il valore del digiuno, i compiti dei rabbini, le tappe importanti della vita di un fedele (dalla circoncisione al matrimonio alla sepoltura), la presenza femminile, il popolo d’Israele e la sua terra.
L’ultima area, infine, tratta più direttamente i rapporti tra cristianesimo ed ebraismo. A partire dalla figura di Gesù/Yeshua e, subito dopo, concentrandosi su Paolo/Shaul. Molto interessante poi la scheda sulla storia degli ebrei italiani e il dialogo ebraico-cristiano con la svolta data dal concilio Vaticano II.

Infine una scheda è dedicata al significato corretto di alcuni termini, perché sapere il significato delle parole che usiamo è premessa indispensabile per avviare un dialogo: per cui sono chiariti i significati di ebreo, antigiudaismo, antisemitismo, antisionismo, fino ad affrontare le correnti dell’ebraismo. È pregevole il fatto che tutto il lavoro è presentato in estrema sintesi, con a corredo una bibliografia pensata per chi voglia approfondire i contenuti di ogni singola scheda.

 Fare insieme con cura

Il lavoro con queste schede è solo un inizio. In futuro si potrà pensare ad aggiungere altre schede o prevedere sviluppi, specialmente nella formazione degli operatori pastorali e degli insegnanti. Questi tre anni hanno fatto crescere quanti vi hanno partecipato, nella stima reciproca, grazie a un dialogo schietto e onesto, nel rispetto delle differenze e nella conoscenza delle reciproche tradizioni. E questo è il testimone che è stato passato ai partecipanti di entrambe le tradizioni: continuare lo stile del “fare insieme” quanto si può fare, collaborando nei territori dove viviamo, con competenza, per il bene delle nostre comunità e della società intera.
Ci siamo salutati con l’augurio che questo testimone sia raccolto da braccia forti, pazienti e tenaci. Non avrebbe senso pensare che questa sia un'esperienza utile solo per il mondo della scuola, anzi occorre che si ampli per diventare generativa in altri settori. Portare fiducia e speranza, desiderio di conoscersi e lavorare, perché la giustizia e la pace abbiano sempre più spazio nella nostra vita e nel mondo di oggi, semi da piantare e custodire con cura perché crescano rigogliosi.

 Segnaliamo questi siti:
UNEDI: unedi.chiesacattolica.it
UCEI: ucei.it
MEIS: meis.museum