Non è per nulla scontato che nel cammino di fede ragazzi e ragazze, ma più in generale chiunque si avvicina alla realtà ecclesiale, possa ricevere la proposta di approcciarsi ad un percorso di accompagnamento spirituale.

a cura di fr. Michele Papi

 Per la vita. Esserci

Ostetrica + idraulico = accompagnatore spirituale

 di suor Valentina Di Geronimo
suora francescana missionaria di Cristo

 Saper accompagnare le persone nel loro cammino spirituale costituisce un compito primario per ogni educatore alla fede.

L’espressione accompagnamento spirituale è ormai sostitutiva dell’espressione direzione spirituale, un po’ legata a un tempo in cui la relazione di aiuto spirituale veniva concepita in modo gerarchico. Per accompagnamento spirituale si intende tutto l’insieme del lavoro educativo che ha come obiettivo la crescita spirituale dei destinatari, in particolare dei giovani e la formazione in loro della vita secondo lo Spirito.

 Come Giovanni Battista

Porsi accanto, in un percorso di accompagnamento, ha però la necessità di definire con chiarezza il dove porsi nello stare dinnanzi al volto del Padre, insieme a chi chiede di essere accompagnato.
È richiesto un fondamentale e costante discernimento da parte di chi è chiamato ad accompagnare perché detto cammino possa realizzarsi nella piena libertà filiale che, come ci ricorda san Paolo, è liberata dalla schiavitù della Legge e della carne e vive secondo lo Spirito, come libertà nell’amore.
Vivere secondo lo Spirito è invitare, quindi, chi chiede di essere accompagnato, a vivere un’esperienza esigente della paternità di Dio come quella che Cristo ha vissuto e rivelato nella sua vita terrena. È inoltre lasciarsi condurre ad una riunificazione interiore della propria vita, intorno alla libertà nello Spirito, così da fare discernimento sull’intenzione ultima e vera dei propri desideri e, infine, rendersi disponibili ad un’apertura verso una nuova fraternità umana (quindi un opportuno confronto con la vita comunitaria). In questo farsi accanto l’accompagnatore non prende il posto di Cristo, ma si pone al suo servizio, come Giovanni Battista.
Al centro della relazione di accompagnamento è necessario che la persona che chiede di essere affiancata nel cammino di sequela Christi possa essere costantemente invitata all’ascolto attento e vigile della Parola di Dio. Le varie narrazioni evangeliche delle chiamate dei discepoli ci possono aiutare a scorgere l’importanza di questo ascolto.
Ad esempio: l’evangelista Luca al capitolo 5 del suo evangelo narra la chiamata di Pietro come esperienza che lui fa della potenza della Parola di Gesù. Simone affidandosi alla Parola di Gesù rischia, un rischio vero eppure sensato, non assurdo o cieco, perché fatto con cognizione di causa. L’espressione pescatore di uomini (Lc 5,10b) alla lettera si può tradurre con prenderai esseri umani vivi. Luca utilizza il verbo in senso traslato: come il pescatore cattura i pesci, così Simone radunerà esseri umani per il regno di Dio. L’evangelista, infatti, definisce la missione cristiana come un portare gli uomini alla vita.

 Da solo non cresco

Essere adeguatamente accompagnati nel processo di sviluppo costituisce una necessità per ogni persona in crescita: nessuno cresce da solo ma si cresce in profonda interazione e scambio. Si tratta di poter ricevere un insieme di attenzioni, di rifornimento di beni, di tutto ciò che serve sia per il normale sviluppo, sia per le ripartenze nelle situazioni laboriose, talora inceppate.
Cos’è che ha bisogno di essere accompagnato nel soggetto che fa esperienza di vita cristiana? Prima di rispondere a questo quesito proviamo a definire che cos’è la vita cristiana: è quel seme di vita divina, che chiamiamo anche grazia, ricevuta - potremmo dire sotto forma ancora embrionale - con il sacramento del battesimo. Questo seme di vita è chiamato a farsi strada progressivamente nell’uomo, attraverso forme che gli sono contrarie. Dunque, lo sviluppo del seme di vita non segue un corso omogeneo e comporta inevitabilmente una parte di incertezza e di contrarietà, talora dolorosa.
L’accompagnamento spirituale non si prefigge, perciò, l’obiettivo di insegnare, esortare o vietare, ma piuttosto, di lasciare che la vita segua semplicemente il suo corso. Per usare un’immagine potremmo pensare all’acqua del fiume che, una volta scaturita dalla sorgente, si scava un letto senza che intervenga per questo un’altra forza che non sia la sua. Il ruolo dell’accompagnatore spirituale, quindi, sarà quello di lasciare che la vita di Dio faccia il suo corso in un’altra persona. Certo, di tanto in tanto, sarà necessario neutralizzare qualche forza contraria, sopprimere qualche interferenza che confonde le piste, un po’ come se si levasse una pietra che ha ostruito il letto del fiume. 

A servizio dell’evento spirituale atteso

Il dialogo di accompagnamento spirituale sarà quel luogo privilegiato in cui poter aiutare il fratello o la sorella a cogliere la manifestazione di Dio nella propria vita, per giungere così al pieno sviluppo della propria umanità. Aiutare, dunque, a scrutare nella realtà profonda del nostro cuore come Cristo e lo Spirito ci vengono incontro rivelandoci la libertà dell’amore. La vita dello Spirito affiora ed emerge a partire dall’essere profondo prima di impegnare, uno dopo l’altro, tutti gli strati dell’essere umano, dai più intimi fino ai più esterni. Così, passiamo progressivamente dall’uomo vecchio all’uomo nuovo.Nel percorso di accompagnamento spirituale, accompagnatore e accompagnat
o sono presenti l’uno all’altro, chiamati a fare un tratto di strada insieme. Tra loro qualcosa deve accadere, sta per aver luogo un evento. Sarà molto di più di uno scambio di saperi o di una concessione di consigli. L’accompagnato porta con sé il desiderio di poter conoscere una vita in profondità, che non è quella dell’accompagnatore, bensì la sua. Cioè egli cerca di nascere o rinascere ad un livello più profondo del proprio essere. L’accompagnato è, dunque, alla ricerca della vita profonda dello Spirito.
La relazione umana di accompagnamento viene, così, a mettersi a servizio dell’evento spirituale atteso. L’accompagnamento spirituale è dunque quel luogo e quell’evento-incontro in cui l’accompagnatore si pone accanto all’accompagnato e sta con lui nella continua ricerca, attraverso lo Spirito, del volto d’amore del Padre.

 Segnaliamo il sito delle Suore
Francescane Missionarie di Cristo:
www.taufiorito.info