Da più di dieci anni, uno spazio web su “Chiesa e dintorni”. Un blog collettivo che ha pubblicato più di 3500 articoli, in media uno al giorno. Nato nel 2010, da una intuizione di Giorgio Bernardelli, giornalista e pubblicista cattolico, Vinonuovo oggi è una associazione culturale che gestisce l’omonimo sito come spazio di libero confronto su fatti di attualità, su esperienze ecclesiali, su riflessioni culturali e teologiche, cercando di tener sempre uno sguardo evangelico. Un altro tentativo di trovare vie non convenzionali di evangelizzazione.

a cura di Gilberto Borghi

Dà alla testa e al resto

Il sito del Vino nuovo 

di Gilberto Borghi
della Redazione di MC

 Nel 2010, prima di papa Francesco, il mondo cattolico italiano appare ancora parecchio “ingessato” sul piano delle discussioni interne e della libertà di confronto, aperto e franco.

I giornalisti animati dalla fede sentono spesso quel clima come una “aria” un po’ pesante, in cui non sempre è facile dire con chiarezza quello che la realtà impone di dire, per fedeltà alla verità e alla loro missione di comunicatori.
Uno di questi, Giorgio Bernardelli, percepisce molto l’esigenza di dare vita ad uno spazio comunicativo nel quale proporre, con libertà, riflessioni ed esperienze sul cammino della Chiesa e dei cattolici in Italia. Uno spazio aperto a tutti, credenti, non credenti, diversamente credenti, in ricerca, ecc. Facendo circolare questa esigenza tra i colleghi, soprattutto alcuni vaticanisti e chi lavora nella stampa cattolica, raccoglie l’interesse di una decina di essi. Nasce così un sito, Vinonuovo.it, con un richiamo esplicito nel nome alla parabola evangelica del vino nuovo in otri nuovi, a dire come ci sia bisogno di una novità evangelica non tanto nei contenuti, quanto piuttosto nelle forme della comunicazione, nei linguaggi e nei modi di gestire le relazioni. Un blog collettivo dove ormai più di 70 persone hanno scritto e scrivono i post a firma individuale, che da allora ogni giorno animano il confronto virtuale.

 Le esperienze, la forma e le regole

Il sito si articola su quattro grandi aree. La prima è quella delle riflessioni sulle varie esperienze di fede presenti oggi in Italia, con matrici davvero diverse. Dal Trentino alla Sicilia si raccontano, si analizzano, si discutono e si valutano proposte, cammini, eventi, programmi e tendenze ecclesiali, soprattutto con l’occhio attento alla loro dimensione pastorale e a come essa risulti efficace o meno rispetto alla situazione di crisi attuale delle comunità cattoliche in Italia. In questo ambito, due degli aspetti che maggiormente riscuotono interesse sono le riflessioni sui temi della parrocchia e dei linguaggi ecclesiali.
La seconda area in cui si concentrano le riflessioni del sito è quella delle riflessioni teologiche, in due direzioni. Da una parte il tentativo di provare a ripensare e a ridire la fede in forme più comprensibili ed efficaci per i credenti di oggi. Su questo le riflessioni si concentrano soprattutto sull’immagine di Chiesa e sullo stile delle relazioni dentro e fuori di essa, ma anche su alcune forme di pensiero sulla messa e sui modi per ritrovarne il significato profondo. Dall’altra la necessaria riflessione sull’etica, soprattutto sullo stile di rapporto con le regole, più che sui suoi contenuti e di conseguenza su come rappresentarsi il peccato e la grazia. 

Cronaca e cultura

La terza area consiste nel tentativo di incarnare il vangelo dentro ai fatti di cronaca, in relazione soprattutto a due ambiti molto “emergenti”. Una sono le dinamiche che attraversano la nostra società, dal punto di vista sociale e politico, con uno sguardo evangelico che tenga conto dell’“aria che tira”, ma anche dei dati contingenti, al di là delle impressioni, per mostrare come, pure qui e anche oggi, ci siano tracce interessanti di vangelo. L’altra è il cosiddetto “arcipelago giovani” che diventa specchio anticipatore del futuro prossimo, dentro al quale lo Spirito ci richiama a riconoscerne la presenza, più che la assenza, le possibilità più che le mancanze.
La quarta area è quella della riflessione culturale, in cui si cerca di ritrovare fili nuovi per ritessere le relazioni tra la Chiesa e il mondo della cultura, perché ci sembra che esse siano davvero molto logore. E anche qui due direzioni sono privilegiate, quella del laboratorio sui temi della natura e del creato, come traccia interessante di ricostruzione di un legame tra laici e credenti sul “custodire la terra” e quella della officina del pensiero, ove si ritrova una interessante convergenza anche con chi non crede, a patto di smettere di usare queste categorie e di iniziare a riconoscere che oggi la distinzione sensata sembra più quella tra cercatori e non, tra chi ancora è aperto a rintracciare un senso e chi invece, sia dentro che fuori la Chiesa, vi ha rinunciato.

 E poi papa Francesco…

In questi ultimi dieci anni molte cose però sono cambiate: il pontificato di papa Francesco ha sdoganato alcune parole che all’inizio Vinonuovo osava pronunciare un po’ controcorrente. Nel frattempo il web si è popolato di tante voci che – scosse da un Papa che spinge sull’acceleratore del cambiamento – hanno scoperto l’importanza del dibattito franco nella Chiesa. Un dibattito che però resta difficile, all’interno di un’opinione pubblica ecclesiale che appare nel migliore dei casi confusa, quando non divisa. Mentre sempre nuovi temi si affacciano e chiedono di essere approfonditi – sia dalla società che dalla Chiesa – se si vuole scegliere quale futuro costruire insieme.
Con il contesto, perciò, è cambiato anche la direzione del sito. Alle voci dei giornalisti si sono aggiunti gli sguardi di insegnanti, educatori, catechisti, famiglie e giovani, come stimolo ad una vita ordinaria delle nostre comunità che sia sempre più segno di fraternità. Con papa Francesco abbiamo intuito che il vangelo ci chiede di cambiare il passo, ma facciamo ancora tanta fatica a muoverci davvero, ingabbiati da formule e abitudini personali e comunitarie che sono ormai più un peso che una risorsa. Ecco perché nel 2020 Vinonuovo è diventato anche un’associazione, per ora di circa 20 persone, per essere, oltre che luogo di confronto, anche un laboratorio di ricerca delle novità possibili, per il vangelo di oggi.
Un posto in cui si prende sul serio l’orizzonte proposto da papa Francesco nell’esortazione apostolica Evangelii Gaudium prima e nella Laudato Si’ poi. Un posto attraverso cui promuovere uno stile di adesione alla fede cristiana basato sulla libertà e la coscienza. Un posto dove delineare uno stile di vita cristiano in dialogo franco e leale con la contemporaneità, i suoi linguaggi, le sue conquiste, i suoi nodi, i suoi limiti. Un posto dove promuovere e costruire una comunione ecclesiale che sia veramente un “camminare insieme” (syn-odos) capace di farci uscire noi per primi un po’ diversi. Un posto dove ci si aiuta a leggere i segni dei tempi, dove guardare con attenzione a tutto ciò che si muove sia dentro che fuori dalle comunità di fede, soprattutto quando ciò costituisce una sfida per le nostre pigrizie quotidiane. Un posto, quindi, in cui ci si possa esprimere offrendo le proprie convinzioni personali, senza paura di riconoscere l’errore o la necessità di mettersi in discussione. Un posto in cui l’evangelizzazione inizia dal basso, dal vangelo che portiamo nel cuore.