Molti lo ricordano immerso in preghiera, in ginocchio con la corona in mano nella chiesa di San Giuseppe annessa all’Ospedale di Piacenza. Si tratta di fra Andrea Muccini che ci ha lasciati nel settembre scorso.

a cura della Redazione di MC

 

 Ricordando fra Andrea Muccini

Apprezzato cappellano ospedaliero

 

 

Rimini, 28 giugno 1933

† Reggio Emilia, 23 settembre 2022

  

La vocazione alla vita cappuccina di fra Andrea Muccini è strettamente legata alle figure di san Padre Pio e del servo di Dio Padre Raffaele Spallanzani da Mestre.

Spesso raccontava dei suoi incontri con il frate di Pietrelcina, incontri spesso problematici, e non sempre riusciti come avrebbe voluto, come quella volta che lo cacciò dal confessionale.
Era il 15 settembre 1968 quando Andrea, all’età di 35 anni - età insolita per quel tempo -, entrò nel noviziato interprovinciale di Cesena con il nome fra Andrea da Rimini. L’anno successivo, il 17 settembre, a Bologna fa la sua prima professione ed è ammesso allo studentato teologico. Nonostante il limitato gruppo dei frati studenti, fra Andrea non avvertì attorno a sé la solitudine, in quanto sapeva attirarsi la simpatia dei frati, anche di quelli più anziani. La chitarra, che suonava con notevole maestria, lo faceva un punto di riferimento per tutta la fraternità in occasione delle feste di onomastici e di compleanni.
Il 19 marzo 1976, nella nostra chiesa di Borgo Santa Caterina di Parma, emette i voti definitivi e il 22 dicembre 1977 è ordinato sacerdote dal vescovo di Bossangoa (RCA) mons. Sergio Govi, nella nostra chiesa di Scandiano e l’obbedienza lo destina alla cappellania dell’Ospedale Maggiore di Parma, dove resterà fino al 1987, facendosi conoscere e apprezzare per la sua disponibilità e semplicità sia dai malati che dal personale. A Parma, nel dicembre 1983, fonda il gruppo del Rinnovamento nello Spirito.
Nel 1987 viene chiamato a essere superiore e poi parroco dell’ospedale di Piacenza dove resterà fino al 1997. A Piacenza avvia un gruppo di preghiera: tante persone vanno da lui perché gli riconoscono particolari doti di ascolto e di comprensione e apprezzano la sua capacità di avvicinare le persone a Gesù senza forzature, con rispetto. Molti lo ricordano immerso in preghiera, in ginocchio con la corona in mano nella chiesa di San Giuseppe annessa all’Ospedale.
Nel 1999 torna a Parma per un triennio, poi dal 2005 al 2014 è a Piacenza nel convento di stradone Farnese come custode della chiesa. Nel 2014 è di nuovo a Parma come cappellano dell’Ospedale.
Forte l’amicizia con padre Pancrazio Gaudioso e la fraternità francescana di Betania, dove spesso si recava partecipando a professioni e ordinazioni sia a Terlizzi (BA) che a Cella di Noceto (PR). Qui andava volentieri a confessare, anche quando l’età avanzata gli rendeva difficile la guida e correva il rischio di perdersi nelle campagne parmensi.
Molto importante per lui era il canto, che non poteva mancare nei momenti di preghiera, soprattutto gli inni all’Immacolata, spesso accompagnandosi con la chitarra, che ha continuato a suonare anche negli ultimi anni di vita. Ha trascorso l’ultima parte della sua vita, segnata dalla malattia, a Reggio Emilia, dapprima come confessore nella nostra chiesa, e successivamente nell’infermeria provinciale, dove è stato amorevolmente accudito dai confratelli. Il 23 settembre, mentre la Chiesa concludeva la festa di san Padre Pio, fra Andrea tornava alla casa del Padre, per incontrare di nuovo il suo amato direttore spirituale.

fra Davide Saccò

 La liturgia funebre, presieduta da fra Matteo Ghisini, vicario provinciale, è stata celebrata martedì 27 settembre nella chiesa dell’Ospedale Maggiore di Parma. Vi hanno preso parte, oltre ai frati, alcuni suoi amici e suoi estimatori. È stato sepolto nella cappella dei cappuccini del cimitero di Piacenza.