FOTO CHE PARLANO

di Annalisa Vandelli, fotoreporter

 

 Con tutto ciò che ti rende intenta, per ore china su un piano, che piano non può andare o si ferma la produzione. Pensi ai tuoi figli a casa e quelli per la strada. Pensi alla riproduzione di ciò che non si replica e del tempo che piano scivola giù dal piano. Pensi piano a quel piede che schiaccia e non si vede.

Addis Ababa, 2016

Con tutto ciò che si spacca nel vuoto in molecole d’odore e fissa dentro il naso la condanna, per ore. Per ore di aspirazione in cambio di sopravvivenza. Cosa sognavi, a cosa aspiravi prima che dalle narici si incollasse tutto il resto che hai di dentro?

Addis Ababa, 2016

 

Con tutto ciò che allunga la tua mano per imprese straordinarie. Tutto ciò che è strumento e ti inchioda al tavolo come la suola della scarpa che stai costruendo per i passi di un altro. E vorresti ci fosse scritto sopra NON CALPESTARE. 

Strumento, strumento di strumento, a te che tagli e incolli come me che uso tasti invece di forbici e martelli: non guardarmi come non vuoi essere guardato…

Addis Ababa, 2016