Il Festival Francescano 2021 (23-26 settembre) è ormai alle porte. In attesa di presentarne il programma nel prossimo numero di MC, qui attiriamo l’attenzione dei lettori su due realtà importanti. Una, del tutto nuova, è il Festival che continua tutto l’anno; l’altra è la rinnovata campagna degli Amici del Festival.

a cura della Segreteria del Festival Francescano

 Molte volte c’è

Il Festival tutto l’anno

 di Cinzia Vecchi
direttore organizzativo del Festival Francescano

 Per alcuni anni abbiamo coltivato in noi un desiderio, alimentato da richieste e riflessioni di francescani e persone a noi vicine: trovare una modalità per far “vivere” l’esperienza del Festival Francescano tutto l’anno.

Dopo vari esperimenti e tentativi, ci siamo resi conto che non è semplice andare oltre il concetto di evento che, «come direbbe il sociologo Emile Durkheim, è un momento di “effervescenza collettiva”, nel quale gli individui entrano in stretto contatto tra di loro attraverso un forte coinvolgimento emotivo. Si tratta di un vero e proprio rituale: convivono, infatti, la riunione fisica di un gruppo di persone, la loro condivisione del medesimo focus di attenzione e la reciproca consapevolezza di ciò, una tonalità emozionale comune e la presenza di simboli che rappresentano l’appartenenza al gruppo» (cfr. Chiara Vecchio Nepita, Effervescenza collettiva in nome di Francesco).

 L’inizio parte dalla fine

Nel 2020, anno segnato dalla pandemia di Covid-19, ci siamo resi conto di quanto le dimensioni dell’incontro, dialogo e confronto fossero alcuni dei principali caratteri distintivi del Festival Francescano: ritrovarsi distanziati, con un numero limitato di attività a disposizione e per un arco temporale limitato, ha significato rinunciare a una grande esperienza di arricchimento e condivisione. Tuttavia, abbiamo fatto nostro un pensiero raccolto dal testo Nella fine è l’inizio di Chiara Giaccardi e Mauro Magatti (Il Mulino, Bologna 2020), acquisendo una nuova consapevolezza: grazie al digitale e a nuove modalità di comunicare, il Festival Francescano può arrivare più lontano e può raggiungere nuovi pubblici, ma soprattutto può continuare tutto l’anno nella sua opera di sensibilizzazione su temi di attualità e francescani, rispondendo alla mission originale del progetto.
Sin dalle origini, ormai nel lontano 2009, il Festival Francescano è nato infatti come esperimento di “Chiesa in uscita” - per usare le parole di papa Francesco - con l’obiettivo di incontrare le persone nei luoghi là dove esse si trovano, trattando argomenti che hanno a che fare con l’attualità, da un punto di vista francescano. In questo lungo anno di pandemia, abbiamo trovato una modalità per far “vivere” il Festival Francescano anche al di fuori dei giorni canonici dell’evento in piazza, proponendo una serie di appuntamenti online.
Ad ottobre 2020, un mese dopo la fine della XII edizione del Festival abbiamo avviato il ciclo di lectio “Il mondo è di tutti” a cura di padre Dino Dozzi, dedicate all’approfondimento degli otto capitoli dell’enciclica Fratelli tutti di papa Francesco. Tra attualità, approfondimento biblico e dottrina sociale della Chiesa, con l’intervento di ospiti a sorpresa, il percorso si è svolto con cadenza mensile fino alla fine di maggio, totalizzando complessivamente più di 6700 visualizzazioni.
Da dicembre 2020, alle lectio si sono aggiunti una serie di incontri online con cadenza mensile organizzati in collaborazione con altre realtà: Antoniano, Amore per il Sapere - ApiS, Caritas Emilia-Romagna ed Editrice Missionaria Italiana (Emi).

 Per esempio

Sono stati affrontati temi di grande attualità, come la Fratelli tutti, con un dialogo tra lo psicoanalista Massimo Recalcati e il cardinale Matteo Maria Zuppi; prospettive economiche a partire da Economy of Francesco con il prof. Stefano Zamagni e il cardinale Zuppi; rotta balcanica e diritti umani, in occasione della Giornata Mondiale per la Fratellanza Umana con Daniele Bombardi e Silvia Maraone (Caritas italiana e IPSIA Acli) moderati dalla giornalista Annalisa Camilli; transizione ecologica e cambiamento climatico con l’economista e gesuita Gael Giraud; fede e speranza al tempo del Covid-19 con un dialogo tra il Card. Luis Antonio Tagle e il giornalista Aldo Cazzullo; digitale e filosofia con un dialogo tra fra Paolo Benanti e il filosofo Andrea Colamedici; scuola, giovani, futuro con un dibattito tra la scrittrice Dacia Maraini e Gigi De Palo (Forum delle Associazioni Familiari), suor Anna Monia Alfieri (esperta di temi educativi), Elena Ugolini (preside Scuole Malpighi).
Il ciclo di incontri ha raggiunto più di 16.000 persone in tutta Italia e ci ha permesso di avvicinare sempre più persone al messaggio francescano e a grandi temi di attualità. Si possono seguire tutti gli incontri sul canale youtube del Festival Francescano (www.youtube.com/c/FestivalFrancescano).
Non solo, dai riscontri avuti nel corso della programmazione degli incontri di quest’anno, è nata l’idea di continuare ad essere sempre più vicini a chi ci segue, con una newsletter bimestrale che propone una selezione di “suggerimenti francescani” su articoli o libri da leggere, film da vedere, musica da ascoltare per continuare ad approfondire i temi che ci sono cari e come preparazione ideale per il prossimo Festival Francescano, che si terrà a Bologna dal 23 al 26 settembre e sarà dedicato al tema “Economia gentile”. Il mondo è di tutti. Se sei interessato a ricevere la newsletter e le comunicazioni del Festival Francescano, puoi scrivere una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
In questo anno che è stato un po’ più difficile e diverso per tutti noi, abbiamo cercato con passione e convinzione nuovi modi per stare più vicini, continuando a tenere fede alla mission originale del festival, affidandoci un po’ di più a “sorella tecnologia” per cercare di organizzare veramente un Festival Francescano che continua tutto l’anno!