“Opera San Francesco”, è la realtà milanese di aiuto ai poveri che da 60 anni, sulle orme di san Francesco e di fra Cecilio, soddisfa i bisogni primari di tante persone in grave difficoltà; ha superato anche la prova dell’emergenza coronavirus.

a cura della Redazione di MC

 Metti che i cappuccini a Milano

Nel nome di san Francesco e fra Cecilio: l’opera per i poveri

 di Marcello Longhi
frate cappuccino lombardo, direttore di “Opera San Francesco”

 Fra Cecilio: una mano ai poveri

Da sessant’anni, quando tutto ebbe inizio grazie a fra Cecilio, portinaio del convento dei frati Cappuccini a Milano, Opera San Francesco ha sempre teso una mano ai poveri.

Così è nata la Mensa storica di corso Concordia per abbracciare tutti coloro che vivono in povertà. Questo abbraccio si concretizza prima di tutto nell’incontro e nell’ascolto delle persone. Diventa poi “naturale” soddisfare il bisogno primario, quello del cibo, e a seguire tutti gli altri bisogni a cui rispondono i servizi che nel corso degli anni hanno permesso a OSF di essere considerata un punto di riferimento per chi a Milano vive in una condizione di difficoltà e disagio, economico e sociale.
La volontà di un frate con un cuore e una fede grandi e la generosità di un grande benefattore - l’ing. Emilio Grignani - hanno dato vita nel 1959 ad Opera San Francesco per i poveri. OSF da sessant’anni può garantire quotidianamente accoglienza e assistenza alle persone in povertà grazie a un esercito di volontari che generosamente offre tempo, entusiasmo e professionalità senza ricevere nulla in cambio. Oggi sono più di 1000 gli uomini e le donne che condividono i valori e l’operato di OSF, di cui oltre 220 medici. 

Non di solo pane

Nell’ultimo anno, grazie al lavoro di questi volontari, dei frati e degli operatori, OSF ha distribuito quasi 700.000 pasti nella Mensa di corso Concordia che ospita in media 2000 persone al giorno, e 300 in quella più recente e familiare di P.le Velasquez. Oltre 52.000 gli ingressi alle docce, un servizio di fondamentale importanza soprattutto per chi vive per strada o non ha una casa propria e ha bisogno di gesti semplici come lavarsi, per riconquistare dignità. Più di 8000 sono invece i cambi d’abito garantiti dal Servizio Guardaroba che permette, dopo una doccia calda, di indossare qualcosa di pulito per star meglio con se stessi e con gli altri. Entrambi questi servizi sono possibili anche grazie al lavoro del Centro Raccolta dove da anni cittadini, privati e aziende donano indumenti, scarpe, coperte e medicinali per coloro che ne hanno più bisogno.
Il Poliambulatorio di OSF dà la possibilità a chi non può usufruire del Servizio Sanitario nazionale di curarsi e avere medicinali gratuitamente. Nel 2019 sono state oltre 35.500 le visite mediche a malati che altrimenti non avrebbero avuto assistenza. Area Sociale è il servizio che accompagna nella ricerca di un lavoro gli utenti che desiderano affrancarsi dalla propria condizione. OSF dispone inoltre di alcuni appartamenti che, anche su segnalazione dei servizi sociali dell’area milanese, vengono assegnati attraverso i programmi Housing First e Housing Sociale a famiglie o persone in difficoltà.

 Vasta rete

OSF offre dunque una vasta rete di servizi che continua a migliorare e ad ampliarsi per venire incontro alle differenti esigenze e alle nuove forme di povertà che scaturiscono dai problemi socio economici che il paese deve affrontare. Durante l’emergenza coronavirus Opera San Francesco ha dovuto necessariamente modificare i propri servizi per rispettare i vari decreti emanati dal Governo. I volontari però non si sono mai fermati e così l’aiuto ai poveri non si è interrotto. Da subito però OSF ha intrapreso tutte le azioni necessarie atte a preservare la salute dei sui ospiti, dei volontari e degli operatori che lavorano quotidianamente nei servizi.
Così dal 24 febbraio ogni servizio si è adeguato - con misure più o meno drastiche - proseguendo comunque il lavoro e costituendo un punto di riferimento per chi in questo momento, oltre a combattere contro un nemico invisibile, si trova in una situazione di povertà e solitudine. Gli aiuti concreti che non abbiamo mai cessato di dare ai nostri ospiti sono il risultato del lavoro prezioso dei volontari e del sostegno generoso di donatori, privati cittadini e aziende.
Da sempre Opera San Francesco è nota a Milano per le sue Mense che, anche in emergenza, non hanno chiuso: entrambe infatti hanno distribuito e distribuiscono tutt’oggi sacchetti con un pasto pronto che viene consumato altrove. I volontari che si occupano di questa distribuzione sono muniti di guanti e mascherine per la sicurezza di tutti. Non è più possibile infatti mangiare seduti ai tavoli. Ci sarebbe troppo assembramento, pericoloso per il diffondersi del virus. Da segnalare inoltre che ogni ospite che arriva al servizio senza mascherina ne riceve una nuova.
Il Poliambulatorio è ovviamente il servizio più delicato in questo periodo e non ha mai chiuso. Da subito sono state messe in atto tutte le procedure necessarie per garantire la salute di tutti. Ogni paziente in entrata è sottoposto alla misurazione della temperatura e chi ha sintomi sospetti viene invitato ad accedere da un ingresso dedicato. Quello in via Antonello da Messina è un presidio importante e proprio per questo OSF insieme ai suoi medici, volontari, infermieri e oss si è impegnata perché rimanesse aperto.

 E poi l’emergenza Covid

Durante l'emergenza Covid-19, OSF ha inoltre organizzato un'assistenza infermieristica domiciliare grazie alla disponibilità delle infermiere Alma e suor Simona che raggiungono i pazienti più fragili e vulnerabili dove si trovano: baracche, container, dormitori pubblici… Le operatrici di OSF controllano i parametri vitali, consegnano le terapie per le patologie croniche e, se necessario, contattano telefonicamente un medico volontario del Poliambulatorio.
Il Servizio Docce, indispensabile in questo periodo per l’igiene dei senza dimora, continua a essere aperto anche se a ritmo ridotto: è importante infatti non creare assembramenti sia all’esterno, in fila, che all’interno dei locali. È un servizio delicato e Opera San Francesco conta sull’aiuto dei suoi volontari per continuare a garantirlo.
Il Guardaroba invece è uno dei servizi al momento sospeso ma, per limitare il disagio, ogni volta che un ospite accede alle docce riceve - da sempre, non solo durante l’emergenza - un cambio di biancheria intima pulito e una felpa o una t-shirt. Anche il Centro Raccolta degli indumenti che rifornisce il Guardaroba, dal 10 marzo è chiuso al pubblico e sarà riaperto soltanto a settembre. Il Servizio Accoglienza è aperto per offrire ascolto e garantire a chiunque la possibilità di fare la tessera e quindi accedere alle mense e alle docce. Gli altri servizi, come lo Sportello Lavoro, sono aperti svolgendo in sicurezza i colloqui.
L’impegno di OSF è stato e sarà ancora appassionato e “francescanamente attento” per dare serenità e sicurezza ai suoi ospiti, nonostante l’emergenza in atto. È speranza di tutti che la situazione vada man mano normalizzandosi. Nasceranno nuovi bisogni e nuove povertà ma Opera San Francesco sta “inventando” modi nuovi per continuare ad offrire sostegno e aiuto concreto a chi è in difficoltà. Nel nome di san Francesco e di fra Cecilio!