FOTO CHE PARLANO

 

di Annalisa Vandelli
fotoreporter

 

Kenya, Meru 2018

Una vigna tra le papaie iniziata da padre Adolfo Decol negli anni ‘70 e portata avanti fino alla morte da fratel Peppino Argese e ora… dai contadini della cooperativa che produce Sauvignon e Barbera. Il primo miracolo è un inno alla gioia.
Che l’uomo possa abitare la gioia in qualsiasi parte del pianeta abbia avuto la nascita, che la coltivi, la moltiplichi e la tramandi come un diritto, come una svista...

 

Congo, Bukavu 2018

Arianna prestava un filo a Teseo per non smarrirsi nel labirinto, per non divenire preda del mostro. 
Arianna per me oggi è una bambina, torturata per stregoneria in Congo, come tante, per confessare e fare da filtro al male, alla superstizione di un intero paese.
Arianna è tornata a casa, dopo un periodo e un percorso nel Centro Ek’Bana, che ha coinvolto la sua famiglia e il suo villaggio. Nel centro suor Natalina, insieme con operatori e volontari, lotta da cinquant’anni contro il mostro… e vince!
Arianna, sulla strada di casa, ha detto: «Vado a vedere se a mia mamma è tornato il cuore».

Kenya, Rumuruti 2018

Vedere è tutto! Le divise di un carcere sono spartiti e le teste dei carcerati note che si confondono con le nuvole, per dire in cielo e in terra “misericordia”… 
Esisteva, fin dal secolo XII, un pugnale che si chiamava così: “misericordia”. Alla fine della battaglia si utilizzava per dare il colpo di grazia agli agonizzanti. Penetrava dagli interstizi dell’armatura la misericordia. La pietà del cuore, fino al profondo del cuore. 
La pietà che può sgorgare anche da chi semina morte. Fino alla fine e perfino dalla rigidità del ferro.