La decima edizione del Festival Francescano (Bologna, 28/29/30 settembre) sarà come un prisma che, colpito da un raggio di luce, lo disperde con nuove inclinazioni e colori. Al Festival, dedicato al tema della bellezza, succederà, ci auguriamo, proprio questo: raggi di bellezza, scovata sotto diverse forme, convergeranno in piazza Maggiore dove, tra conferenze, spettacoli, workshop, animazioni di piazza, attività per bambini, verranno riflessi per portare a tutti un unico messaggio: “tu sei bellezza”.

a cura della Segreteria del Festival Francescano

 Riflettere bellezza 

Chi dice “tu sei bellezza” sa di esserlo 

Il desiderio è che ciascuno che passerà per il Festival, anche solo per caso, senta rivolta a lui questa affermazione e abbia la capacità di rivolgere le stesse parole ai “tu” che incontra sulla propria strada.

Sono diversi i raggi con i quali vorremmo illuminare piazza Maggiore. Invitandovi ad approfondire il programma completo sul sito www.festivalfrancescano.it, di seguito trovate alcuni nomi ed eventi principali, che possono solleticare la vostra curiosità e voglia di bello.

 Le conferenze

Il primo appuntamento di questa X edizione è mercoledì 26 settembre per un’anteprima del programma vero e proprio per il quale bisognerà attendere il venerdì. In piazza Verdi, cuore della zona universitaria di Bologna che pulsa di giovani, dei loro sogni e dei loro dubbi, delle loro passioni e delle loro rabbie, l’arcivescovo di bologna Matteo Zuppi dialogherà di valori con, tra gli altri, il campione di basket Giacomo Galanda. Il giorno dopo il Festival si rivolgerà in particolare ai giornalisti, con un seminario di formazione professionale su stampa, moda e corpo con la partecipazione di Maki Galimberti, fotografo di fama internazionale.
Il tema della comunicazione e dell’esteriorità verrà approfondito anche dalla docente di semiotica Giovanna Cosenza, che rifletterà sul valore dello sguardo nella contemporaneità e dalla chiacchierata tra il teologo ed esperto di bioetica Paolo Benanti e la pubblicitaria Annamaria Testa.
La bellezza dal punto di vista concettuale verrà invece delineata dagli interventi dei filosofi Costantino Esposito ed Elio Franzini nel convegno “Che cos’è la bellezza? Attraverso e oltre l’estetica” e dal punto di vista concreto ed esperienziale dallo story-telling del giornalista Luca Pagliari.
La bellezza come relazione sarà al centro della conferenza di Paul Hinder, vicario apostolico in Arabia meridionale, testimone di ciò che può nascere dall’incontro con l’altro, e di una tavola rotonda che, tramite il racconto di esperienze dirette, farà rivivere e renderà attuale l’incontro di san Francesco con il lebbroso e della trasformazione dell’amaro al dolce. Un’altra tavola rotonda, invece, affronterà il tema della cura e in un seminario la bellezza verrà presentata come strumento di integrazione e di educazione. Parola verrà data anche allo “chef numero uno al mondo” Massimo Bottura che con l’associazione Food for Soul cerca di donare alle vite più insipide un sapore di bellezza.
Numerose saranno, nel corso dei tre giorni, le conferenze dedicate all’arte, ambito impossibile da ignorare dato il tema scelto. La parola verrà data allo storico dell’arte Angelo Mazza, che racconterà dell’arte francescana in Emilia; a Claudia D’Alberto; a Rosa Giorgi, direttrice del Museo dei Beni Culturali Cappuccini di Milano; al critico d’arte Flavio Caroli e al suo approfondimento sui volti e al padre gesuita Marko Ivan Rupnik, artista e teologo, autore di famosi mosaici. La forma artistica sarà predominante anche nell’intervento della poetessa Elena Buia Rutt che commenterà le poesie di Venanzio Reali, artista cappuccino. Tra le righe dei libri e della letteratura sarà la bellezza della quale ci parlerà Piero Dorfles e anche Andrea Monda, con il suo BombaCarta, prenderà spunto dall’espressione artistica e creativa per far nascere riflessioni.
Dal punto di vista biblico, il tema sarà affrontato dalla pastora battista Lidia Maggi e da don Marco Vivian a partire dalla Genesi e da quel “e vide che era cosa bella” che accompagna l’opera di creazione; mentre il monaco benedettino fratel Michel Davide mostrerà una bellezza interiore nascosta allo sguardo, come quella, invisibile agli occhi, che “vede” Cecilia Camellini, atleta paralimpica ipovedente. Sarà quella del cammino, invece, la bellezza raccontata dai pellegrini Silvano Mezzenzana ed Elena Russo. 

Gli incontri con gli autori e gli spettacoli

Oltre alle conferenze, anche gli incontri con gli autori permetteranno di trovare la bellezza tra le pagine di un libro, che parli della gioia del Vangelo; dell’Italia, che può essere rifondata proprio a partire dalle sue meraviglie; di san Francesco, tra immagini, suoni e parole; di poesia o dei cambiamenti possibili e necessari per preservare la Terra.
Di bellezza, però, non si può solo parlare, ma occorre anche vederla e, forse, rimanerne stupefatti; tra i raggi che daranno luce al Festival Francescano ci saranno anche quelli degli spettacoli. Marco Finco presenterà uno spettacolo rivolto soprattutto ai ragazzi dal titolo, apparentemente fuori tempo, “Il presepe che meraviglia!”; Dario Criserà racconterà, in chiave ironica, l’Iliade e la guerra di Troia, scatenata da tre dee che si contendono la mela d’oro riservata “alla più bella”; Riccardo Tordoni, invece, porterà in piazza la polvere di Dio, san Francesco.
I fotogrammi di “Sicilian Ghost Story” e “Untitled” scorreranno invece sugli schermi cinematografici; mentre la musica sarà conduttrice di bellezza nei concerti delle Verdi Note, dei Brothers in God e dei cori delle confessioni cristiane bolognesi. Lo scrittore Paolo Rumiz sarà la voce narrante del concerto dell’European Spirit Youth Orchestra, orchestra giovanile formata da musicisti provenienti da tutto il continente che rappresenta l’Europa, in parole e musica, nel suo labirinto di strade, ponti e confini.
Lo spettacolo del sabato sera, che porterà bellezza sul sagrato della chiesa di San Petronio, sarà un vero e proprio prisma che rifletterà luci, suoni, parole, danza… pochi dettagli e anticipazioni, perché la bellezza, per nascere, ha spesso bisogno di pazienza e di sorpresa! 

I workshop e le attività di piazza

Tutti, anche se a volte non ce ne accorgiamo, sperimentiamo la bellezza nella nostra quotidianità. I laboratori, gratuiti e su prenotazione, hanno proprio lo scopo di aprirci gli occhi su alcuni aspetti che possiamo vivere in prima persona. Le Acli presenteranno un workshop sulla bellezza oltre il tempo e i confini, per apprezzare le peculiarità di ogni fase della vita, dall’infanzia alla vecchiaia, e la psicologa Enrica Sarrecchia ci aiuterà a mettere a fuoco alcuni strumenti per dare forma alla materia più preziosa, la nostra vita. Il laboratorio dedicato ai nuovi stili di vita darà alcuni interessanti spunti di riflessioni sul nostro essere consumatori per evitare che il consumo ci consumi e tolga sapore alla nostra esistenza.
Fra Antonello Ferretti partirà proprio da un’opera d’arte, la Pala Bardi, per offrire spunti di riflessione, mentre un’altra forma d’arte, la danza, in quanto espressione vitale del sé, sarà al centro di un altro laboratorio. Anche il dialogo e la comunicazione verranno presi in considerazione come strumenti per creare bellezza e favorire la cultura dell’incontro.
Tra le attività di piazza, vengono confermate alcune iniziative già in programma nelle edizioni passate, come le magie di Frate Mago, le fast conference, la biblioteca vivente e l’aperitivo francescano, e ne vengono introdotte di nuove: una frizzante rassegna stampa in diretta sui social a cura dei giornalisti Marco De Amicis e Andrea Iacomini che cercherà di spulciare tra le notizie del giorno tracce di bellezza e il caffè con il francescano, un angolo in cui bere un caffè scambiando quattro chiacchiere con un frate o una suora.
La piazza diventerà anche teatro naturale di spettacoli di teatro di strada che faranno rivivere i personaggi biblici di Ester e Mosè.
Grande novità di questa edizione è la caccia al tesoro organizzata tra le vie di Bologna e nel cuore del Festival Francescano, un’occasione per essere accompagnati, solo se si gioca con un po’ d’arguzia, alla scoperta di cose belle.
Tra le attività che animano la piazza, anche quelle dedicate ai bambini, come la Città dello Zecchino d’Oro.

 Percorsi d’arte e spiritualità

Bologna è città di arte e di cultura e ci è sembrato naturale partire dalla città e dalla ricchezza che offre per proporre percorsi d’arte ai visitatori del Festival Francescano. Così, alle ormai tradizionali e richieste passeggiate nella Bologna francescana, si aggiungono alcune visite guidate in due importanti musei che allestiscono, per l’occasione, allestimenti inediti: un percorso tra le opere provenienti dal convento di S. Francesco nella Pinacoteca nazionale e l’esposizione di corali francescani al Museo civico medievale.
Lo stupore che genera la bellezza è anche quello che si prova di fronte al Santissimo nell’adorazione eucaristica e nei momenti di preghiera che animeranno il Festival, dalla celebrazione dell’Eucarestia in piazza alla preghiera francescana; dalle lodi mattutine all’incontro nella notte.
Anche questi sono raggi di bellezza che colpiscono il prisma del Festival Francescano e quel “tu sei bellezza” che ha guidato la costruzione del programma si trasforma e ritorna a essere quel “Tu sei bellezza” che san Francesco rivolge all’Altissimo e dal quale tutto è partito.

 
 
 
Un gesto di bellezza

Sono tanti i gesti che nella quotidianità possono aiutare a costruire la bellezza. E alcuni possono anche aiutare a realizzare un Festival Francescano bello!
Puoi infatti con una semplice donazione, per la quale decidi tu l’importo, diventare Amico del Festival e contribuire a raccogliere i fondi necessari per realizzare l’evento oppure puoi fare il volontario e nei giorni dell’evento gustare la bellezza del servizio.
Puoi trovare il programma completo e le indicazioni su come diventare Amico del Festival o volontario su www.festivalfrancescano.it.