«Esci dalla tua terra e va’...» è il comando-promessa che Dio rivolge ad Abramo. Il nostro padre si è fidato di questa promessa. E ne è nata una storia nuova. «Esci dalla tua cella e va’...» è il contenuto ultimo di ogni promessa che viene fatta a noi. E noi abbiamo bisogno di crederci. Per far nascere storie nuove. Per Abramo accogliere la promessa è stato impegnativo. Anche per Dio che prometteva. Per noi è impegnativo credere nelle promesse. In sintesi, le promesse sono sempre laboriose. Per chi le fa e chi le riceve.

 

a cura della Redazione di “Ne vale la pena” di Bologna

 Esci, è una promessa

Tante promesse scritte nel libro della vita

DIETRO LE SBARRE

 Non promettere se non mantieni

Si possono fare tanti tipi di promesse, ed è necessario non solo capire quale sia l’oggetto di ciò che ci si promette fra persone, ma anche la relazione che le unisce.

La promessa è per me un argomento urticante: non ho mantenuto le promesse che ho fatto ai miei figli e so di averli delusi. Ho detto loro tante volte che avrei cercato di cambiare in meglio, dicevo che avrei fatto una cosa, poi ne facevo un’altra. Mi sono impegnato a non commettere quei reati che li avrebbero fatti soffrire e avrebbero avuto conseguenze dolorose nella loro vita, ma li ho delusi; forse per necessità, ma adesso sento il peso di questa promessa non mantenuta. Adesso sono qui, in un contesto detentivo, e pago anch’io cosa significhi ricevere promesse che poi non si realizzano.
Qui capita spesso, forse perché chi promette spesso promette, in buona fede, qualcosa di più grande di lui. Qui abbiamo bisogno di tutto e ci affidiamo ad ogni promessa che ci dà speranza, e se poi le cose non vanno come ci aspettiamo, rimaniamo profondamente delusi. Adesso, qui dentro, so davvero cosa significa promessa.

Filippo Milazzo

 Fidarsi è bene ... o no?

«Promises», le promesse, come cantavano i Cranberries alla fine degli anni ’90 in uno dei loro più famosi successi, promesse fatte, ricevute, mantenute o disattese ... Sono proprio le promesse che costellano la vita di chi si trova a trascorrerne un periodo, più o meno lungo, all’interno di un carcere. Se da un lato vi sono infatti le promesse che una persona fa a se stessa e che, così come fuori, troppo spesso assomigliano ai «buoni propositi» fatti per il Capodanno, dall’altro vi sono le promesse fatte da chi, a vario titolo, in questo mondo ci lavora. Tuttavia, non bisogna mai dimenticare come insito in una promessa vi sia il più delle volte ciò che una persona vorrebbe sentirsi dire, il che influenza sia chi una promessa, magari «estorta», la fa, sia chi è lì pronto ad ascoltarla.
Più precisamente, in un luogo dove giocoforza il proprio «destino» dipende in larga parte da decisioni altrui, rimanendo allo stesso tempo vincolato alle nostre scelte, è inevitabile aggrapparsi alle promesse, che siano le proprie o quelle fatte dagli altri. Fa insomma parte del bisogno che si ha di guardare al domani, e niente come una buona promessa lo fa sentire più vicino e realizzabile. Trovo che questo sia naturale, forse qui più che altrove, anche se le promesse sono vere o presunte, attuate o lasciate molto spesso cadere nel vuoto ... Perché in fondo, come si dice, fidarsi è bene... O no?

Gianluca Vallini

 Promesse proverbiali

Esistono diversi proverbi sull’argomento promesse. Evidentemente è una parola che ha coinvolto il genere umano dalla notte dei tempi. Ricordiamoci la promessa dell’uomo Adamo a Dio nel giardino dell’Eden. Disse Dio ad Adamo ed Eva: non mangiate quella mela, altrimenti passerete dei guai molto seri; i due promisero che non l’avrebbero toccata, promessa ovviamente non mantenuta, con le conseguenze che tutti conosciamo. Ogni promessa è un debito, recita un proverbio. Anche questo rispecchia la realtà; con tutte le promesse inevase dei nostri politici, l’Italia si ritrova tra i primi posti nella classifica mondiale come debito pubblico, oltre 2300 miliardi di euro, praticamente ogni nascituro italiano si ritrova con un debito sulle spalle di circa 37000 euro.
Non esistono chiaramente solo promesse inevase: a volte gli obiettivi che ci prefiggiamo nascono proprio dalle promesse fatte a noi stessi. Sperando in una vita diversa o migliore, ci ripromettiamo di fare il massimo perché ciò accada. Poi esiste il detto: chi non si fida non è da fidare. Quindi, la promessa che ci viene fatta talune volte merita rispetto, anche se per le avversità la stessa non viene rispettata.
Personalmente sono propenso a fidarmi delle promesse nonostante tutto, visto che scrivo queste righe dall’interno di un carcere. In questo luogo ci si ripromette di non sbagliare più nella società. A volte gli eventi della vita ci hanno indotti nell’errore di non rispettare le regole, pagando così personalmente un prezzo molto alto, la privazione della libertà, che è una delle condizioni più importanti per l'uomo. Credo che se il genere umano mantenesse una piccolissima quantità di promesse che ogni giorno ci si fa a vicenda, vivremmo in un mondo se non migliore sicuramente diverso.

Maurizio Bianchi

 Il mio libro di promesse passate, presenti e future

Le mie promesse sono racchiuse in un libro. Un libro lungo, come la mia condanna. Certe volte mi tocca rileggerlo piano piano, soprattutto il capitolo “Passato”. Rileggendo una pagina al giorno, sono arrivato oltre la millesima pagina. Ogni pagina è una promessa, una promessa che facciamo a noi stessi. Il tempo non è dalla mia parte, perché la condanna è lunga. Ma in questo libro dalla cornice di sbarre, la penna è il mio cuore: è lui che mi dà la forza di mantenere tutte le promesse che mi sono posto. Tra queste c’è quella di finire la mia condanna in maniera dignitosa, senza fare cavolate e senza arrivare a gesti estremi.
Mentre scrivo il capitolo “Presente”, sto portando a termine l’ennesima promessa che, sia pur piccola, è pur sempre un compito da mantenere, per dare un significato alla parola stessa “promessa”. Si tratta semplicemente di scrivere un articolo, ed io lo sto scrivendo: a volte mantenere delle promesse è come regalare emozioni a qualcuno o a sé stessi. In passato ho ricevuto anche promesse semplici. Ad esempio: quando esco ti scrivo o ti mando una cartolina. Per quanto sia facile mantenere una simile promessa, le mie statistiche dicono tutto il contrario: nella vita ci sono e ci saranno sempre persone che non manterranno le promesse.
Mi piacerebbe finire di leggere anche l’ultimo capitolo del mio libro di promesse, quello del “Futuro”, ovvero scoprire se riuscirò o meno a mantenere le mie promesse. Purtroppo, però, non è possibile, perché sono promesse delicate che vanno realizzate giorno dopo giorno. Il tempo passa, lentamente, ma passa, e anche qui dentro lascia una scia di promesse talvolta realizzate ma per lo più svanite in un vuoto assoluto.

Pasquale Antonio Acconciaioco