L'incontro ed il dialogo con l'altro passa attraverso la reciproca conoscenza e stima. A Bologna è stato proposto agli insegnanti di ogni ordine e grado un corso che ha coinvolto le tre religioni abramitiche nell'ottica di promuovere l'incontro. Questo corso, pensato diversi mesi fa,  provvidenzialmente si è svolto pochi giorni dopo i fatti accaduti in Francia e in Nigeria e fa pensare.

Barbara Bonfiglioli

 

Riflessioni nel solco di Abramo

Un corso interreligioso per organizzare una convivenza solidale

Rubrica Religioni in dialogo 01 Tre relatoriUn corso dal titolo “Religioni e cultura di pace”, organizzato a Bologna dall'associazione Abramo e pace, poteva apparire anacronistico in relazione a quanto si è letto sulla stampa internazionale ad inizio gennaio. Relatori del corso sono stati docenti di Storia del Cristianesimo e di Diritto costituzionale e rappresentanti dell'Ebraismo, del Cristianesimo ed dell'Islam.

Gli organizzatori sono convinti che la pace non riguarda solo la diplomazia internazionale, ma si radica quando la dignità di ogni persona è promossa e quando le comunità vivono nella coesione e nella giustizia, per cui occorre puntare sull'incontro e sul dialogo interreligioso. Tra le iniziative più significative, un progetto che, nel 2014, ha coinvolto un gruppo di studenti di scuole superiori appartenenti alle tre religioni monoteistiche, che hanno seguito un percorso di approfondimento della figura di Abramo, comune padre nella fede, culminato nella loro permanenza a Gerusalemme. Dal buon esito di questo progetto è nata l'idea di un corso rivolto agli insegnanti di ogni ordine e grado.

Compresenza oggi nelle società di diverse religioni di carattere abramitico: analisi socioantropologica - Prof. Umberto Mazzone
Mazzone ha evidenziato come il passaggio dal 1900 al 2000 è segnato dalla globalizzazione, dalla migrazione, dalla crisi economica, dall'egemonia del pensiero economico neoliberale e da guerre. Dal punto di vista religioso, si è realizzata una rottura nell'identità monoconfessionale, facendo emergere rischi di frammentazione tra un individualismo legato al materialismo ed una comunità con posizioni integraliste. Occorre puntare su una laicità basata su una libertà di coscienza e di culto, sull'uguaglianza sul piano del diritto, sulla fraternità nel senso dei comportamenti pubblici che va  educata dalla conoscenza religiosa. In questo la scuola gioca un ruolo basilare.

Laicità e religioni nella Costituzione italiana. Valore e ruolo di garanzia delle Istituzioni pubbliche: Stato, Regioni, Comuni -  Prof. Augusto Barbera
Barbera ha parlato della nostra Costituzione, carta che stabilisce diritti e doveri del cittadino e limiti del governo; poi ha analizzato il significato del termine “laicità”, che descrive un fenomeno decisamente articolato. Da un punto di vista storico-giuridico, esistono sette significati di laicità: l'autonomia del diritto dai precetti religiosi e del potere politico dalle ingerenze ecclesiastiche, la libertà della Chiesa dall'ingerenza temporale, il pluralismo religioso rispetto alla religione o all'ateismo di Stato, l'esclusione della religione dalla sfera pubblica con una separazione netta, il rifiuto dello stato etico, il metodo con cui credenti e non credenti possono portare avanti la discussione senza fondamentalismi laici o religiosi.

Rubrica Religioni in dialogo 02 GerusalemmeIl ruolo delle religioni costituite: ebraismo –  Rav. Alberto Sermoneta
Sermoneta ha introdotto gli Ebrei, chiarendo cosa significa “libertà” per essi. La libertà è un concetto fondamentale, ricordato nella festa di Pesach: gli Ebrei da schiavi diventano liberi, quindi da etnia divengono popolo. Ne segue l'importanza del calendario e delle feste, perché solo un popolo libero può gestire i “suoi” tempi. La libertà diventa, quindi, la possibilità di potersi confrontare con il prossimo rispettando le proprie idee e tradizioni. Per il popolo ebreo è fondamentale avere a cuore l'identità dell'altro, perché sa cosa vuol dire se viene a mancare tale rispetto.

Il ruolo delle religioni costituite: cristianesimo/cattolicesimo - Mons. Stefano Ottani
Ottani parte nel suo intervento da un dato nuovo, ma irreversibile: la compresenza di fedeli di diverse religioni, che ha le sue radici nella globalizzazione ed in un impoverimento globale causa della migrazione. Presenta la prospettiva lungimirante di Nostra Aetate, che parla con termini positivi sia dell'Ebraismo sia dell'Islam. Ricorda anche che ogni religione deve avere la pretesa di assolutezza, altrimenti è un sistema filosofico, ma per contro deve dare prova di coerenza. In tutte le religioni ci sono elementi positivi, degni di stima, ma le religioni non sono tutte uguali. All'uomo che cerca Dio attraverso le religioni, il Cristianesimo risponde dicendo che è Dio che cerca l'uomo.

Il ruolo delle religioni costituite: islamismo – imam Isa adb al haqq Nicola Benassi
Benassi ha precisato che l'Islam non è una cultura, né una tradizione, né un'abitudine, ma è una religione che vuole ripristinare il collegamento tra Dio e l'uomo, che avviene in modo diverso, a seconda del tempo e del luogo. Fa parte dell'Islam il riconoscimento dell'unico Dio e l'accettazione delle diverse forme religiose. Ha quindi presentato i 5 pilastri dei riti e i 6 della fede che, assieme all'atteggiamento interiore, sono alla base della fede di un musulmano. Ha spiegato le fonti della rivelazione musulmana: il Corano e la Sunna, puntualizzando che per un musulmano il Corano è come Gesù Cristo per un cristiano.

La pace nelle religioni monoteiste. Incontro tra rav. Alberto Sermoneta, mons. Stefano Ottani e l'imam Yusuf Pisano.
L'ultimo incontro ha messo a confronto i rappresentanti delle tre religioni in una tavola rotonda aperta alle domande, sempre numerose, dei corsisti.
Alle domande sull'Islam ha risposto l'imam, così come a quelle sull'Ebraismo ha risposto il rabbino e a quelle sul Cristianesimo, il sacerdote. Ascoltare non una teoria su una religione ma la religione vissuta da chi la pratica va oltre la mera conoscenza intellettuale. Costruisce relazioni di amicizia, premessa indispensabile per la stima. Si è constatato che la fedeltà a Dio consolida la dimensione della fraternità tra le persone ed aiuta l'incontro e la conoscenza reciproca, antidoti ad un approccio segnato da conflitti spesso strumentalmente attribuiti alla pratica religiosa. La scommessa è di esplorare le religioni come straordinarie vie di pace.

L'Associazione Abramo e pace è disponibile a portare questo corso anche in altre realtà e a ricevere dei suggerimenti per le proprie attività.
Per informazioni o suggerimenti si può contattare la presidente Beatrice Draghetti via mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.