Dal 26 agosto al 14 settembre 2024 si è celebrato a Roma l’86° Capitolo generale dei frati minori cappuccini. Fra Roberto Genuin è stato confermato ministro generale per altri sei anni. Papa Francesco ha affidato ai cappuccini tre profezie: la fraternità evangelica, la disponibilità missionaria, l’impegno per la pace.
La rubrica ospita poi la presentazione di una recente pubblicazione, importante e che ci riguarda da vicino: le Poesie ritrovate di padre Agostino Venanzio Reali.
a cura della Redazione di MC
L’unicità in dono trasformata sia
Un Capitolo per non… capitolare!
di Alfredo Rava
rappresentante legale e vice-procuratore generale dell'ordine dei frati minori cappuccini
Per ogni ordine religioso, il Capitolo generale è un momento importante: dato che la Fraternità dei cappuccini è una comunione di persone consacrate che, alla sequela del Signore, cercano di compiere insieme la volontà del Padre e contribuiscono, con vari impegni e servizi, ad edificare la Chiesa nella carità, è necessario che periodicamente verifichi il proprio cammino di sequela.
Uno strumento
Il Capitolo generale è lo strumento privilegiato per tale verifica perché è un «eminente segno e uno strumento dell’unità e della solidarietà di tutta la Fraternità riunita nei suoi rappresentanti»: in esso viene trattato quanto si riferisce alla fedeltà alle nostre sane tradizioni, al rinnovamento della nostra forma di vita, allo sviluppo dell’attività apostolica, nonché altri temi di grande importanza per la vita dell’ordine (cfr. Costituzioni dei Cappuccini 117,1-3; 124,1; 125,1).
Dal 26 agosto al 14 settembre 2024 si è celebrato l’86° Capitolo generale nel collegio san Lorenzo da Brindisi in Roma, composto da 173 frati capitolari (rappresentanti dei frati cappuccini che operano in 113 Paesi del mondo) e da un gruppo di fratelli a servizio dei capitolari stessi (segreteria capitolare, traduttori e interpreti, tecnici, animatori della liturgia e responsabili della gestione del Collegio…).
Oltre ai partecipanti di diritto (ministro generale, i consiglieri, segretario e procuratore generale), gli altri capitolari erano in rappresentanza delle rispettive circoscrizioni, cioè delle provincie, delle custodie provinciali e delle custodie generali (152) e 9 fratelli laici in rappresentanza di ciascuna conferenza dell’ordine: per conferenze si intendono le zone geografiche dell’ordine (Africa Est e Africa Ovest, America del Nord e Oceania, America Latina, Asia, Brasile, Europa mediterranea, Europa nord, India).
«Il Signore mi diede dei fratelli affinché andassimo per il mondo» era lo “slogan” del Capitolo: con esso l’intento era di riflettere sul dono della fraternità presentato da san Francesco nel suo Testamento e sull’impegno di andare ad evangelizzare il mondo, ponendo attenzione allo stile con cui si va “per il mondo”, descritto nella Regola (cfr. Testamento, 14; e Regola Bollata, III, 11-15).
Fra Roberto Genuin, religioso veneto, per altri 6 anni è stato confermato ministro generale, come guida dell’ordine dei frati minori cappuccini, circa 10mila religiosi sparsi nei 5 continenti.
Dove si cala, dove si cresce
A livello di presenze i frati cappuccini stanno subendo un calo numerico in Europa (in Italia i cappuccini sono circa 1750) e in America (del Nord e Latina); “tengono” in Brasile; sono in aumento in Africa; buona e costante è la crescita dei cappuccini in Asia, in particolare India (1700 frati circa), Thailandia, Indonesia, Vietnam, Filippine, Corea del Sud e Bangladesh.
Nella sua intervista apparsa su Avvenire (2 gennaio 2025) il ministro generale dice che, se in Europa le vocazioni calano, vi sono anche dei segni di rinascita e di speranza: in Francia dopo 30 anni di deserto vocazionale, sono nate due fraternità internazionali in cui convivono frati provenienti da tutto il mondo, e con la sorpresa di un bel gruppo di giovani che si affacciano alla nostra vita. E tra i dati di rinascita della vita cappuccina in Europa vi è la prossima e inaspettata riapertura nell’Olanda, ormai scristianizzata, di un antico convento a Velp.
Se ritorniamo alla riflessione attuata dal Capitolo generale, sul «come andare e vivere nel mondo come fratelli, come fraternità», è stata positiva l’esperienza delle Americhe negli ultimi cinque anni, attuata da tutte le province di quel continente, «dove il camminare insieme e lo stile di fraternità e di ascolto e di confronto ci hanno aiutato a superare tante situazioni di fragilità spesso strutturali, e a creare una vera rete di aiuto e di ascolto reciproco tra noi frati. In questo modo siamo riusciti a superare e risolvere tanti problemi».
E questo stile sta probabilmente alla base anche dell’inaspettato risveglio della vita religiosa in alcune parti dell’Europa: «lo stile di vita e preghiera comune e semplice, il valore della fraternità e dell’accoglienza verso tutti e le tradizionali proposte del nostro apostolato, come l’amministrazione dei sacramenti, in particolare l’eucaristia e il sacramento della riconciliazione, nei nostri conventi» (vedi intervista a Roberto Genuin su Avvenire già citata).
Ciò che ci lascia in eredità l’86° Capitolo generale dei frati cappuccini è espresso bene nel suo messaggio finale (cfr. https://capitulum2024.ofmcap.org/notizie/): consapevoli che il Capitolo generale è stato davvero «segno e strumento di unità e solidarietà», si evidenzia che i «momenti di ascolto, dialogo e confronto sono stati caratterizzati da quella parresia che lo stile sinodale del cammino della Chiesa ci chiede di praticare nel discernimento comunitario».
Il Capitolo generale ha operato un discernimento comune su alcuni temi più urgenti per il nostro vivere da fratelli e per l’annuncio del Regno di Dio, accogliendo le sfide ed i cambiamenti da cui i paesi dove sono i cappuccini sono attraversati: i frati vivono a servizio della Chiesa in contesti socio-culturali plurali e interreligiosi, nei quali riconoscono, insieme a gioie e speranze, l’ombra di ingiustizie, guerre, disuguaglianze, violenze, abusi su minori e persone vulnerabili, come anche il grido della terra e il grido dei poveri.
Profetica, fraterna, missionaria
La collaborazione è stato il tema centrale del Capitolo fondata sulla dimensione fraterna, profetica e missionaria della nostra vita francescano-cappuccina: siamo veramente fratelli e minori quando accettiamo, nel nome di Cristo, di accoglierci in umiltà, di vivere in interdipendenza e di lavorare insieme per il bene del popolo di Dio. La collaborazione è stata anche chiave di lettura delle nuove configurazioni geografiche dell’Ordine ed è un appello a saper essere ancor più disponibili alla missione.
Siamo chiamati a rinnovare e consolidare, in prospettiva profetica, le nostre realtà di formazione inziale e permanente, prendendoci cura gli uni degli altri, affinché non vengano meno fedeltà e perseveranza nella sequela del Signore.
Nell’essere minori, contemplativi e prossimi a tutti e cum tucte le creature (in sintonia con l’VIII centenario del “Cantico delle Creature” – 2025) rendiamo visibile l’unità e la pace che lo Spirito di Cristo viene a costruire attraverso le nostre relazioni, la trasmissione del carisma, la cura dei poveri tra i più poveri, soprattutto negli attuali focolai di guerra. Nell’impegno per la giustizia, la pace e la salvaguardia del creato, riconosciamo un tratto identitario del nostro carisma.
Profetica e significativa è stata la parola di papa Francesco, che ha ricevuto i capitolari in udienza il 31 agosto 2024: egli ha invitato i frati alla “mistica della collaborazione”, per rispondere agli appelli dei segni dei tempi con la «profezia della fraternità evangelica, la profezia della disponibilità missionaria, la profezia della pace». Il Santo Padre ha detto inoltre che un frate «che abbia cura della propria unicità, ma senza trasformarla in dono ai fratelli, ancora non ha incominciato a essere cappuccino!».
Certo le tante parole sentite, scambiate ed espresse durante il Capitolo generale dei frati minori cappuccini e riassunte in queste poche righe, devono passare dall’essere solo parole, buoni propositi o programmi e diventare il più possibile “vita”, parole vissute: solo in questo modo potrà essere ravvivata la fiamma del carisma dell’Ordine cappuccino che nel 2028 celebra il suo V centenario (i frati cappuccini sono stai approvati con la bolla papale Religionis zelus il 3 luglio 1528).
Il Capitolo generale dei frati minori cappuccini è stato quindi un importante momento per la vita dell’ordine ed uno strumento prezioso perché l’ordine non corra il rischio di… capitolare!