«Un’esperienza di comunità, di piazza, dove incontrare la storia e dalla storia farsi provocare per capire come rispondere in modo francescano, cioè ricordando che non c’è nemico che non possa coesistere con noi, come il lupo a Gubbio». Commenta così, Paolo Benanti, frate del Terzo Ordine Regolare esperto di etica delle tecnologie e intelligenza artificiale, la nuova edizione del Festival Francescano, che si terrà a Bologna, in piazza Maggiore, dal 25 al 28 settembre 2025.
a cura dell’Ufficio Comunicazione del Festival Francescano
Con esse cantiamo
Le creature ci insegnano a connetterci
di Elisa Bertoli
social media manager Festival Francescano
Giunto alla sua diciassettesima edizione, il Festival Francescano è pensato perché la piazza possa tornare a essere di tutti,
possa tornare a essere luogo di comunione, fraternità e speranza per il futuro. Nell’ottocentesimo anniversario della stesura del Cantico delle Creature di Francesco d’Assisi, che coincide con l’anno giubilare dedicato alla speranza, l’edizione 2025 ha come titolo e tema “Il Cantico delle connessioni” e indagherà proprio le connessioni tra umano, ambiente e tecnologia in un’epoca di grandi cambiamenti, primo fra tutti quello dell’avvento dell’Intelligenza Artificiale. «In un mondo che ogni giorno si confronta sempre più da vicino con l’Intelligenza Artificiale, il Festival punta i riflettori sull’Intelligenza Connettiva, capace di far dialogare, e far cooperare, l’uomo, l’ambiente e la tecnologia» spiega il Movimento francescano dell’Emilia-Romagna che organizza l’evento.
Dicono che…
Secondo Paolo Benanti, membro dell’Advisory Body dell’ONU sull’intelligenza artificiale e presidente della commissione AI per l’informazione del governo italiano, nonché membro del comitato scientifico del Festival Francescano 2025, «oggi c’è bisogno di assumere uno sguardo nuovo: quello di non essere noi creatori, ma di essere creature; metterci nella prospettiva di essere originati dall’amore e di poter generare amore. Ecco allora che le connessioni non sono competizione, ma possono diventare comunione».
Tante le domande cui proverà a rispondere la prossima edizione del Festival. A partire da quelle della filosofa Michela Marzano, che tornerà all’evento come speaker: «In un mondo sempre più interconnesso, che cosa resta delle relazioni umane, le uniche che aprono orizzonti di speranza? Gli adolescenti sono sempre più iperconnessi attraverso i social, ma cosa blocca le relazioni tra genitori e figli, tra adulti e adolescenti? Come possiamo noi adulti riconnetterci a loro e aiutarli a trovare una speranza nella vita?».
Più di cento le iniziative in programma, molti gli ospiti di spicco. Tra questi, Federico Faggin, fisico, inventore del primo microchip, insignito da Obama della Medaglia Nazionale per la Tecnologia e l’Innovazione, che presenterà il suo ultimo libro sul legame tra scienza e fede; fra Paolo Benanti che, come già accennato, è esperto internazionale di intelligenza artificiale per l’ONU e il Governo Italiano; Stefano Mancuso, botanico e saggista, fondatore della neurobiologia vegetale, che illustrerà il tema dell’intelligenza nelle piante; il Card. Matteo Zuppi, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana e Arcivescovo di Bologna, che testimonierà l’importanza del dialogo tra la Chiesa e le sfide del mondo contemporaneo; Maria Chiara Carozza, Presidente del CNR, che condividerà la sua esperienza nel campo della bio-robotica e della neuro-robotica. E ancora, il neuropsichiatra Vittorino Andreoli, il giornalista Aldo Cazzullo, il climatologo Luca Mercalli, gli alpinisti Nives Meroi e Romano Benet, il poeta e content creator Davide Avolio, lo scrittore Davide Morosinotto. Così come alcuni membri del Comitato scientifico del Festival: la storica del teatro Carla Maria Bino, l’urbanista Elena Granata, il direttore dell’Unità per la ricerca in sanità digitale dell’Istituto Mario Negri Eugenio Santoro, il teologo Simone Morandini, il poeta Davide Rondoni.
Inizio e poi è subito sera
Il Festival, come oramai da tradizione, inizierà giovedì 25 settembre con il convegno introduttivo dal titolo “Per un Cantico delle Creature oggi: tra letteratura, scienza, arte e teologia”, coordinato da fra Giuseppe Buffon, con il poeta Alberto Bertoni, il filosofo Paolo Capitanucci, il teologo fra Pietro Maranesi e la musicologa Chiara Bertoglio.
Le serate, invece, saranno dedicate agli spettacoli, pensati per approfondire il tema del Festival attraverso linguaggi artistici diversi. Ascanio Celestini, tra i più apprezzati drammaturghi italiani, esplorerà il dialogo tra il messaggio francescano e le espressioni popolari della cultura contemporanea. Mariangela Gualtieri, poetessa e attrice, donerà al pubblico versi ispirati al tema delle connessioni. La musica sarà poi protagonista con la cantautrice Francamente, che ha partecipato a X Factor 2025 e si esibirà in una versione inedita del Cantico delle Creature.
L’Orchestra da camera dell’Istituto Magnificat di Gerusalemme, infine, si esibirà con diciotto archi e musicisti di religioni diverse per una straordinaria testimonianza di pace e dialogo. Ma non solo conferenze, incontri e spettacoli. In piazza Maggiore tornerà la Biblioteca Vivente, dove i libri non sono oggetti, ma persone che racconteranno la propria storia di vita per abbattere i pregiudizi e promuovere il dialogo intergenerazionale; allo stand del Caffè con il francescano, invece, frati, suore e laici francescani saranno a disposizione ad accogliere il pubblico in un’atmosfera conviviale, per promuovere conversazioni informali, esplorando il valore dell’incontro.
Per i piccoli
L’Area KIDS, sempre in piazza Maggiore, offrirà infine ai più piccoli attività speciali che stimolano la curiosità e la creatività. Novità di quest’anno sarà il “Bestiario del futuro”, un laboratorio innovativo che, grazie al supporto di strumenti di intelligenza artificiale generativa, inviterà i bambini a immaginare e creare gli animali del domani, esplorando il confine tra tecnologia e immaginazione. Un’attività proposta dalla Fondazione Golinelli che permetterà ai giovani partecipanti di sperimentare in prima persona come l’intelligenza artificiale possa supportare la loro creatività senza sostituirla. Inoltre, i laboratori “Connessioni interculturali: una speranza di pace”, a cura dell’Istituto Confucio dell’Università di Bologna, coinvolgeranno i bambini in attività che spaziano dalla scrittura degli ideogrammi cinesi alla creazione dei nodi cinesi, simbolo di affetto.Il Festival è organizzato dal Movimento francescano dell’Emilia-Romagna con il patrocinio e il sostegno di Regione Emilia-Romagna e Comune di Bologna e con il sostegno della Chiesa di Bologna e della Fondazione Comunicazione e Cultura, oltre che di numerosi partner e realtà francescane.
Il programma completo è disponibile sul sito ufficiale www.festivalfrancescano.it. Per partecipare è necessario prenotarsi: un’unica prenotazione consentirà di accedere ai quattro giorni di spettacoli ed eventi, gratuiti e aperti a tutti.
Con gli occhi di Francesco, il podcast sul Cantico delle Creature
Con gli occhi di Francesco è il titolo del podcast in sei puntate che attualizza il Cantico di frate Sole, più comunemente chiamato Cantico delle Creature, di Francesco d’Assisi. Nato da un’idea della commissione Giustizia, Pace e Integrità del Creato della Provincia Sant’Antonio di Padova dei Frati Minori del Nord Italia e prodotto dal Festival Francescano, è stato lanciato lo scorso 29 aprile, in occasione degli ottocento anni dalla stesura del Cantico stesso, ed è disponibile su RaiPlay Sound.
Partendo dal componimento di Francesco, tra le preghiere più conosciute al mondo nonché testo poetico più antico della letteratura italiana di cui si conosca l’autore, il podcast indaga l’oggi alla luce del paradigma dell’ecologia integrale, per aiutare a entrare nella visione della vita e del mondo del Santo d’Assisi attraverso un’interpretazione esistenziale e attualizzata.
Le sei puntate del podcast, ognuna delle quali approfondisce un tema specifico – lode e desolazione, senso del limite, cura del creato, sofferenza e crescita spirituale, perdono e giustizia riparativa, morte – sono condotte da fra Carmine Giovanni Ferrara e sono strutturate in forma di intervista.