Si rinnova l’attesa per l’annuale edizione del Festival Francescano, che anche quest’anno animerà la città di Bologna dal 25 al 28 settembre. Un appuntamento ormai imprescindibile per chi cerca uno spazio di riflessione, incontro e condivisione, capace di unire spiritualità, cultura e attualità in un’unica esperienza.
a cura dell’Ufficio Comunicazione del Festival Francescano
Il nesso è CON!
Il ritorno del Festival Francescano
di Michelangelo Masella
Promozione e Cura Festival Francescano
Bologna, spazio di dialogo e connessioni
Quando le tiepide giornate estive lasceranno spazio all’aria fresca di fine settembre, uno dei luoghi più suggestivi di Bologna farà da sfondo alla diciassettesima edizione del Festival Francescano, intitolata “Il Cantico delle connessioni”.
Piazza Maggiore si trasformerà in un importante punto di incontro per la scienza, la poesia e la riflessione. L’antico cuore della città, simbolo di accoglienza e confronto, sarà teatro di dibattiti, spettacoli, incontri e momenti di spiritualità che animeranno le giornate e le serate del Festival.
Il Festival si concentrerà sul legame tra uomo, tecnologia e spirito, in un’epoca di grandi cambiamenti. Saranno giorni dedicati all’unione tra tradizione e innovazione, fede e scienza. Questa edizione si propone come un ponte tra la ricchezza della tradizione e le sfide del futuro, riaffermando la centralità della persona in un mondo che corre sempre più veloce. L’invito è quello di rallentare, osservare, ascoltare, per comprendere il senso profondo delle connessioni che ci uniscono - con gli altri, con l’ambiente e con noi stessi.
Come espresso nel Manifesto Scientifico, il Festival 2025 si propone di rileggere il Cantico delle creature attraverso gli strumenti del presente, includendo anche l’ultima “creatura” arrivata: l’intelligenza artificiale che, se gestita con responsabilità, può promuovere uguaglianza. Tuttavia, seguendo i valori francescani, il Festival porrà l’accento non tanto sull’intelligenza artificiale, quanto sull’intelligenza connettiva.
Prendendo le parole del sociologo che ha ideato questo concetto, Derrick de Kerckhove: «In un mondo sempre più interconnesso, non siamo più solo individui che pensano in isolamento, ma parte di una rete più ampia di conoscenza e informazione. Questo tipo di intelligenza si manifesta quando collaboriamo, condividiamo idee e risorse, e impariamo gli uni dagli altri attraverso piattaforme digitali e social media». L’intelligenza connettiva sottolinea che tutto è connesso, una consapevolezza che va oltre il mondo digitale, abbracciando anche i legami tra natura, essere umano e spiritualità.
Ed è per questo che il titolo del Festival sarà: “Il Cantico delle connessioni”. Un titolo che unisce il messaggio del Cantico delle creature di Francesco ai cambiamenti, tecnologici e non solo, che viviamo ogni giorno. Un collegamento che unisce passato e presente con occhi pieni di fiducia, celebrando un futuro fondato sul perdono e sulla collaborazione tra tutti gli esseri viventi, sancito con la Bolla papale Spes non confundit che ha indetto il Giubileo 2025.
Gli ospiti del Festival
Anche quest’anno, il Festival Francescano ospiterà figure di spicco del panorama culturale e scientifico: scrittori, artisti e studiosi. Tra gli ospiti che hanno confermato la loro partecipazione ci sono Luca Mercalli, meteorologo e climatologo, che approfondirà il tema del cambiamento climatico, il 22 settembre, in collegamento online: questo evento farà da rampa di lancio del Festival in piazza pochi giorni dopo. Sarà presente Nives Meroi, alpinista di fama mondiale, insieme a suo marito Romano Benet e ricorderanno la figura di don Arturo Bergamaschi, parroco alpinista bolognese, capace di intessere legami profondi con le persone incontrate nei suoi viaggi. Federico Faggin, fisico, inventore del primo microchip: nel 2010 Obama lo ha insignito della Medaglia Nazionale per la Tecnologia e l’Innovazione; al Festival presenterà il suo ultimo libro in cui esplora il legame tra scienza e fede. Paolo Benanti, esperto internazionale dell’intelligenza artificiale per l’ONU e il Governo Italiano, ci parlerà delle implicazioni etiche delle tecnologie emergenti. Stefano Mancuso, botanico e saggista, fondatore della neurobiologia vegetale, illustrerà il tema dell’intelligenza delle piante.
Il Festival Francescano “Il Cantico delle connessioni” offrirà al pubblico un’opportunità per vivere la cultura e riflettere collettivamente. L’evento esplorerà il potenziale della tecnologia come strumento di inclusione e di avvicinamento tra le persone.
Anche l’immagine del Festival trasmetterà il suo messaggio attraverso i colori scelti, in una scala di gradienti capaci di evocare visivamente il legame tra: il marrone, evocativo della terra e designato colore Pantone per il 2025; il verde, simbolo della natura e della sua vitalità; infine, il fucsia, espressione della contemporaneità. Il Festival Francescano “ Il Cantico delle connessioni" vuole sottolineare come ogni aspetto della realtà sia interconnesso: umanità, natura e dimensione spirituale.
L’attesa cresce, preannunciando un’edizione ricca di spunti e incontri significativi. Il programma sarà denso di eventi, con il convegno scientifico in apertura intitolato “Per un Cantico delle creature oggi: tra letteratura, scienza, arte e teologia” con il coordinamento di fra Giuseppe Buffon: vedrà gli interventi di: Alberto Bertoni, poeta, critico letterario e italianista all’Università di Bologna; Paolo Capitanucci, professore e filosofo presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Assisi; Pietro Maranesi, frate cappuccino e docente di Teologia dogmatica; Chiara Bertoglio, concertista e musicologa. È solo l’inizio di un programma pieno di conferenze, laboratori per bambini, workshop, spettacoli teatrali e musicali mattutini e serali, dialoghi e tavole rotonde che offriranno occasioni di confronto e approfondimento, oltre a momenti di spiritualità con la celebrazione della Messa domenicale in piazza.
Altri ospiti ancora
La presenza del Cardinale Matteo Zuppi, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana e Arcivescovo di Bologna, testimonia l’importanza del dialogo tra la Chiesa e le sfide del mondo contemporaneo. Saranno presenti anche: Vittorino Andreoli, neuropsichiatra di fama internazionale e scrittore; Aldo Cazzullo, giornalista e profondo conoscitore della storia d’Italia: nei suoi ultimi lavori televisivi e letterari analizza la Bibbia e la confronta con il tempo che viviamo; Massimo Fusarelli, Ministro Generale dell’Ordine dei frati minori; Erio Castellucci, arcivescovo di Modena - Nonantola e vescovo di Carpi; Elisa Palazzi, ricercatrice presso l’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR: affronterà i temi legati al cambiamento climatico; Maria Chiara Carrozza, Presidente del CNR, che condividerà la sua esperienza nel campo della bio-robotica e della neuro-robotica.
Altri protagonisti, nonché componenti del Comitato Scientifico del Festival Francescano, saranno: Barbara Carfagna, giornalista e conduttrice Rai, impegnata nell’approfondire il rapporto tra società e tecnologia; Carla Maria Bino, docente di Storia del Teatro presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, studiosa della cultura drammatica medievale; Elena Granata, urbanista e architetto, che si occupa di sostenibilità ambientale proponendo politiche per città più sostenibili; Eugenio Santoro, ricercatore e direttore dell’Unità per la ricerca in sanità digitale dell’Istituto Mario Negri, che parlerà dell’innovazione nel settore sanitario; Simone Morandini, teologo e docente presso la Facoltà Teologica del Triveneto, che proporrà un bilancio dei dieci anni della Laudato si’; Davide Rondoni, poeta e scrittore, Presidente del Comitato nazionale per l’ottavo centenario della morte di san Francesco.
Grazie alla partecipazione di questi e altri ospiti provenienti dal mondo della cultura, della ricerca e dello spettacolo, il Festival Francescano si conferma occasione per dialogare, esplorare nuove prospettive e scoprire le connessioni profonde tra uomo, natura e spiritualità. L’appuntamento è fissato in Piazza Maggiore a Bologna, dal 25 al 28 settembre. “Il Cantico delle connessioni” sarà un viaggio di scoperta, un momento per interrogarsi sul nostro tempo e per incontrarsi in uno spazio di dialogo e condivisione.