La lettera del grande innamorato

Vivere una relazione è il desiderio che ci fa apprezzare la presenza di Dio

 di Giovanni Nicolini
presbitero della Chiesa di Bologna, parroco e fondatore delle Famiglie della Visitazione

 Incontro di persone

Durante la settimana in cui l’immagine della Madonna di San Luca scende in città e accoglie la gente di Bologna nella chiesa cattedrale, ho sentito le parole di un vescovo che ricordava una mamma che in tale occasione diceva a sua figlia: «Vai a farti vedere dalla Madonna».

È bella questa espressione che trasferisce i dati della fede da una dottrina all’esperienza viva di una presenza viva. La fede è così! La fede non è una religione di riti, di parole e di regole! La fede è l’avvenimento di Dio nella vita umana.
Vedo che quando qualcuno viene visitato da questo dono, da principio è anche turbato! Qualcosa sta avvenendo nella sua mente e nel suo cuore, ed è inevitabile anche un certo senso di timore. La fede è una presenza. La fede è sempre un incontro di persone che si trovano all’interno del nostro spirito. La fede è la Parola di Dio che “diventa” una Parola rivolta a me, a te, a noi.
Per questo, nella nostra piccola parrocchia di periferia, da qualche anno stiamo tentando – ma non è facile! – di eliminare “la dottrina”, quella sempre uguale, e cerchiamo di ascoltare la Parola del vangelo. Sarebbe bello che piano piano scomparisse l’indicazione e la regola che dice «Vai a dottrina», e si affermasse l’invito «Vieni e ascoltiamo il vangelo». Rispetto alla frase di quella mamma ricordata dal vescovo, il «Vai a farti vedere dalla Madonna» diventerebbe «Vai a farti vedere e anche a vedere la Madonna». Perché anche un’immagine bella come quella della Madonna di San Luca è una Parola di Dio! È la parola di Dio che possiamo ascoltare contemplando la bellezza dell’immagine che ci consente non solo di ascoltare, ma anche di “guardare” la Madonna!
Vado volentieri a “guardare” l’immagine della Madonna di San Luca! E non dirmi: «Ma quante volte l’hai già guardata e vista!?». Perché quando un’immagine è bella, è proprio come la Parola del vangelo: è antica e molte volte l’hai guardata, ma è anche sempre nuova. Era quello che anni fa ci dicevamo con un grande direttore d’orchestra che si chiama Claudio e che adesso è nel Paradiso del Signore. Eravamo e siamo amici, e io gli dicevo che quando dirigeva una musica molto bella, quella musica già ascoltata tante volte era sempre nuova! Così è della Parola di Dio! Non è una dottrina! È una Persona da ascoltare, che nel dono di quella Parola del vangelo è appunto antica e sempre nuova!

 La relazione al posto della dottrina

Allora si può cominciare a pensare e a dire che non si tratta di una dottrina, ma di una relazione! Una relazione d’amore. Una relazione personale, ma anche di noi insieme. Una Parola che è dunque una persona! È la persona stessa del Signore che ci parla e ci rivela se stesso e tutte le meraviglie che ci vuole regalare. Quando si è innamorati, la persona amata è sempre nuova, perché è sempre viva in noi! E quando per qualche motivo non siamo insieme alla persona amata, sentiamo il desiderio di ricevere una lettera da lei, e magari di provare anche noi a scriverle qualche parola di amore, di nostalgia, di commozione, di riconoscenza.
Qualche grande persona del passato e anche del presente dice che la parola di Dio è come tante lettere, o forse come una sola grande lettera che Dio, innamorato di noi, ci scrive. E anche a noi viene voglia di scrivergli, forse non solo e non tanto con la matita e su un foglio, ma con i pensieri, i sentimenti e tutto quello che nasce in noi e da noi per la gratitudine, per la gioia e per la voglia di stare sempre vicini. Queste cose le conosco perché qualcuno-qualcuna mi ha preso per mano e mi ha insegnato ad ascoltare la Parola e ad amarla! E me lo ha insegnato non solo e non tanto con delle lezioni, ma soprattutto con la sua bella vita piena di questo amore.